LEGGO (F. MACCHERONI) - 
Un po’ d’ottimismo non guasta. Anche perché in questa Roma c’è poco da guastare. Montali sta provando a ridisegnare un’immagine della società. Evita polemiche con l’ex allenatore che ormai rilascia interviste anche quando dorme. E rende meno faticoso il lavoro dei giornalisti. Ma, alla fine, quello che interessa veramente, sono i risultati. I numeri finora non parlano a favore di Montella, ma a sfavore di Ranieri: perché il gioco è ancora latitante e vittorie come quella di Lecce non resteranno nella leggenda, ma la squadra gioca con una grinta che si era persa fra rancori e incomprensioni.

Ora sappiamo per testimonianza diretta (giocatori e Ranieri) che la Roma era allo sbando. Ma non sappiamo dove potrà arrivare. Perché anche questi nuovi equilibri sembrano fragili, come i nervi di Borriello e Menez, impalpabili come queste tre partite o come i buoni propositi di Adriano. Per capire se e dove sia tornata questa banda, aspettiamo almeno Shakhtar e derby: di fronte non ci sarà il Barcellona, ma almeno si capirà che direzione ha preso