La penna degli Altri 10/03/2011 09:38
La società - Il progetto di DiBenedetto è a medio termine: nel club saranno tante le facce nuove
PROGETTO - Cè da rifare tutto, dalla squadra al management, dai conti alle strategie future. Tom DiBenedetto e i suoi soci, hanno già spedito il materiale richiesto, dai contratti ai patti parasociali e sono in attesa, già da qualche giorno, che arrivino le risposte da parte di Unicredit (non sarà il caso di spedirle?). Il progetto a medio termine, tre-cinque anni, è già pronto da un pezzo. E stato presentato contestualmente allofferta economica che ha sbaragliato una concorrenza più o meno inesistente. E al di là del cash, è stato il progetto a convincere Unicredit, proprietaria della Roma dal ventisei luglio scorso. Un progetto dettagliato, ambizioso, in cui investimenti e idee avranno lobiettivo di dare solidità economica e tecnica. Ci sarà bisogno di soldi, competenza e pazienza. Perché non date retta a chi, sapendo di mentire, oggi sostiene che gli americani si prenderanno la Roma con dieci-quindici milioni a testa. E un falso che concede attenuanti pure allattuale gestione, attenuanti che nessun giudice onesto concederebbe. Cè unOpa da fare, una squadra da ricostruire, una società da riorganizzare. Nel progetto a breve e medio termine sono previste due ricapitalizzazioni per circa cento milioni deuro, di cui almeno la metà serviranno a coprire i buchi di un bilancio che prevede, per questanno, un saldo negativo da una quarantina di milioni. Roba che alla vigilia dellintroduzione del fair-play finanziario (e pensare che ci hanno detto che la Roma era avanti perché aveva introdotto autonomamente la regola dellautofinanziamento) sarebbe devastante.
ORGANIGRAMMA - La società sarà ristrutturata completamente. Ci saranno molte, se non tutte, facce nuove (o quasi). La struttura prevederà un presidente che sarà Tom DiBenedetto. Ci sarà un suo uomo operativo con la qualifica di amministratore delegato. Ci sarà un nuovo direttore finanziario al posto della dottoressa Mazzoleni. Poi un direttore generale e un responsabile del settore giovanile. Ci sarà un direttore sportivo che avrà il compito di rifare una squadra per un progetto a medio termine, considerando che i tanti ultratrentenni attualmente in rosa, difficilmente potranno far parte di questo progetto. Si potrebbe fare pure qualche nome per queste cariche, alcuni peraltro sono stati già scritti o detti, ma in questo momento quello che conta è che il progetto diventi operativo sul campo. Perché adesso anche quelli che fino a poche settimane magnificavano la gestione virtuosa, non possono non essersi resi conto che non cè più tempo da perdere.