La penna degli Altri 30/03/2011 11:09
La Sensi: "Tifosi state con la Roma"
Da quasi tre anni, lunica donna a dirigere una società calcistica di serie A. Mai avuto limpressione di nuotare in un mare di squali? Ammetto che allinizio è stata una sorpresa per tutti, a cominciare dalla sotto critta. Oggi ho con alcuni colleghi dei rapporti ottimi, altri sono buoni. Ma credo che si siano abituati presidenti e addetti ai lavori non cè più questo stupore.
In che cosa è stato diverso il rapporto dei calciatori con un presidente donna?Sicuramente non sono mai entrata negli spogliatoi senza bussare... (sorride, ndr). Ho verificato che cè un rapporto diverso, soprattutto quando arrivano nuovi ragazzi nella squadra, disabituati a parlare con un presidente donna. Generalmente ho avuto un rapporto buono, soprattutto con alcuni di loro con cui sono cresciuta. Credo che, se si è capaci di esercita e il proprio ruolo nella giusta misura, non cè grande differenza tra generi.
Come è invece il rapporto dellallenatore con un presidente donna? Mio padre mi ha insegnato un grande rispetto delle responsabilità e delle professioni altrui. Lo do e lo ricevo. Anche dagli allenatori.
Ma sei tu che hai fatto i cazziatoni alla squadra quando non giocava bene? Diciamo che ci sono dirigenti e allenatori preposti questo, ma quando è stato necessario sono intervenuta direttamente. E mi hanno ascoltato, alcuni più di altri.
Come ti senti quando devi licenziare qualcuno? È successo e sicuramente non fa piacere. Molto dipende da chi hai di fronte. Cè unaltra giovane donna che ora lavora per la squadra di famiglia: Barbara Berlusconi con il Milan.
Che consigli le daresti? Difficilmente do consigli, preferisco ascoltarli. Credo che quando si è mossi dalla passione, se piace il lavoro che si fa, bisogna andare avanti per la propria strada con determinazione.
Amici fuori o dentro lambiente del pallone? Fuori, assolutamente. Ne ho anche di nuovi nellambiente in cui lavoro. Tendenzialmente, però, preferisco frequentare i vecchi amici, almeno non si finisce a parlare solo di pallone.
E nemici? Nemici ci sono, sicuramente, magari a volte non me ne accorgo ma non mi interessa. Preferisco tenermi stretti gli amici.
Cosa significa essere romana? Premetto che sono orgogliosa di esserlo, ho un grande amore per questa città e la sua storia. Mi dispiace che Roma e i romani vengano spesso dipinti in maniera distorta. Il romano ha tradizioni e comportamenti che vanno rispettati.
Cosa ti piace e che cosa ti dispiace della città oggi? Sarò banale, ma quel che mi piace di questa città è che si può vivere tutto lanno e in maniera piena perché è bella tutta. Certo, ci sono delle zone critiche. Ma è sufficiente passeggiare sul lungotevere per scorgere meraviglie da una parte e laltra del fiume. In questi anni la tua famiglia ha investito molti soldi nella Roma.
Ne valeva la pena? Premesso che a volte si può sbagliare, sono convinta che a biamo fatto tanto e anche molto bene. I successi che abbiamo ottenuto non sono banali. Soprattutto chi vive a Roma sa quanto sia difficile raggiungere quegli obiettivi in una città difficile e tanto passionale. Uno scudetto a Roma ne vale mille da unaltra parte.
Pensi che, in futuro, tu e la tua famiglia potreste sostenere la città in altri modi? Non so sinceramente come e non voglio fare progetti a lunga scadenza. Mi piacerebbe, ma adesso mi consola pensare che limpegno di mio padre verso la Roma e la sua città, siano andati con successo in questa direzione. Voleva una grande squadra, ha regalato ai romani una società con un crescente numero di tifosi anche fuori dai suoi confini. La Roma è in tutta Italia e nel mondo e il suo valore tv è crescente. Manca solo lo stadio e sarà tra le top ten del calcio internazionale.
Se non avessi ereditato la Roma da tuo padre, cosa avresti fatto? Mi sarebbe piaciuto essere una giornalista e spero ci sia un momento in cui lo potrò fare. Magari non bene come lo fate voi Ma solo per passione e curiosità vorrei provarci.
Giornalista sportiva? In questo momento la mia risposta sarebbe negativa. Ma perché no? Dopo esser stata dallaltra parte, forse ci proverei.
Faresti il sindaco di Roma? Non è facile fare il sindaco di questa città ma permettetemi la presunzione di dire che è più difficile fare il presidente della Roma a Roma.
Come vivi queste settimane in attesa del passaggio di testimone? Con la speranza che arrivi qualcuno che possa continuare quello che abbiamo fatto noi per tanti anni. Con la stessa passione.
Cosa ti senti di dire ai tifosi in questo momento? Di aiutare la nuova proprietà, di sostenere la squadra, di continuare ad avere la stessa passione di sempre o ancora più di sempre. Allultimo derby ho visto la tribuna Tevere semivuota. È vero che pioveva, cera vento, il traffico nella zona dellOlimpico era inibito alle auto e le restrizioni sullaccesso hanno inciso, ma non basta a spiegare. Il calcio deve meditare sui suoi problemi e sui ritardi.