La penna degli Altri 25/03/2011 10:55

Ecco perché la Roma venderà Menez alla Juventus

La pentola, arrivata all’ebollizione, è stata scoperchiata giorni fa quando il francese si è sfogato a L’Equipe. «Da quando c’è il nuovo allenatore gioco di meno, non nascondo che sono rimasto molto sorpreso e ho fatto fatica ad accettarlo», le dichiarazioni non autorizzate di Menez, che si è beccato una multa salata. Le parole più soft del suo procuratore Alain Migliaccio non hanno fatto altro che confermare il disagio del calciatore: «C’era più feeling con Ranieri, che contava tanto su di lui. Nessuno della nuova società ha ancora parlato con Jeremy e con me, mi auguro che possa esserci un contatto».

Ora è arrivata anche la «sponsorizzazione» di Zidane, che già lo paragonò a Cassano nel settembre 2008, quando Menez era appena sbarcato a Roma. «Perché non prendete Menez? Può essere l’uomo giusto», il suggerimento di Zizou alla . Più volte Menez è stato definito il potenziale successore dell’ex Pallone d’Oro. Che abbia talento è indiscutibile: devastante nell’uno contro uno, imprevedibile quando gli viene concesso spazio, ottima tecnica e un primato ancora imbattuto di giocatore più giovane a segnare una tripletta in una partita di Ligue 1 (la serie A francese). E quest’annoil «genio» hacomunque regalato lampi di straordinaria classe nella sfide europee con Basilea e Bayern e in quelle di serie A con , Udinese e Cagliari. Ecco che il consiglio per la dirigenza bianconera è di quelli preziosi. E la sete di rivincita verso un club, quello giallorosso, che forse è stanco di aspettarlo potrebbe avere il sopravvento.

Nel contratto, che come detto scade nel 2012, esiste una clausola di rescissione di 25 milioni di euro, anche se a quota 20 milioni i dirigenti giallorossi potrebbero dare il via libera alla cessione già a giugno. e Manchester si sono già dette interessate, la rimane alla finestra in attesa degli eventi, anche se rinforzare il reparto offensivo con il talento 24enne - rientrato nel giro della Nazionale dei Bleus e protagonista nell’ultima sfida con il Brasile - è un’idea che non le dispiace. Dipenderà da chi siederà sulla panchina bianconera. Non certamente Lippi, che ha annunciato il suo ritorno in panchina ma all’estero.

«La Roma ha , non ha bisogno di altri», l’opinione di DiBenedetto jr., il figlio di Thomas - che la prossima settimana diventerà patron della Roma-appena sbarcato a Reggio Emilia per giocare con la locale squadra di baseball. Un altro segnale di un divorzio quasi annunciato?