La penna degli Altri 29/03/2011 14:30
DiBenedetto-Unicredit. Si tratta ancora
Aspetti risolvibili, che al potrebbero però prolungare di qualche ora (giorno) in più la trattativa: si è parlato di qualche difficoltà - già risolta, però - iguardo al veicolo finanziario (la DiBenedetto As Roma LLC) attraverso cui verrà completato il passaggio delle quote. Ma anche delle modalità (e del prezzo) di uscita della banca dalla propria partecipazione al 40 per cento nella società. Il gruppo Usa, in questo senso, non avrebbe richiesto alcuno sconto sulla cifra (concordata da tempo) per l'acquisto del club. DiBenedetto vorrebbe spostare qualche milione dalla cifra per l'acquisto del club sulla prima ricapitalizzazione, quella da 40-50 milioni indispensabile per ridare fiato a un bilancio in apnea, che rischia di chiudersi con un passivo intorno ai 37 milioni. Le solite voci filtrate da una fonte vicina alla proprietà uscente avanzano la possibilità che senza garanzie sullo sviluppo della squadra potrebbe bloccarsi il tavolo e non essere rinnovata l'esclusiva concessa al gruppo Usa e in scadenza domani. Ipotesi da escludere, almeno in questa fase, non venga concessa una ulteriore "proroga" di qualche ora, per consentire alle parti di raggiungere l'intesa.
Uno slittamento che, tra l'altro, potrebbe persino non essere necessario. Perché, al di là delle limature indispensabili in una negoziazione, la volontà di entrambe le parti resta quella di giungere a una conclusione dell'affare che porterà il club giallorosso ad essere la prima società di calcio della nostra serie A ad essere controllata da un soggetto straniero. "Sarà un'altra lunga giornata", ha annunciato l'avvocato Cappelli di Unicredit entrando nello studio legale alle 9 in punto. Mezz'ora più tardi l'arrivo 'blindato' di DiBenedetto, seguito dai propri legali degli studi Tonucci e Bingham. Poi, il via al conclave: possibile già oggi la fumata bianca. Roma resta con il fiato sospeso, in attesa di dare il benvenuto al suo primo "papa straniero".