La penna degli Altri 25/03/2011 09:25
Di Benedetto jr «Mio papà farà di tutto per avere una grande Roma»
Thomas, è una coincidenza o cosaltro questo suo arrivo?
«Dopo essere stato rilasciato dai Boston Red Sox, potevo finire in una Lega indipendente, ma ho scelto una squadra italiana. Spero di far bene qui: per me è lopportunità migliore» .
É vero che ha il passaporto italiano per diventare azzurro?
«Sì, dentro mi sento ancora più italiano: mi piacerebbe vestire la maglia azzurra, partecipare al prossimo Mondiale, ma devo far bene in campionato» .
In famiglia siete tutti sportivi?
«No, ho cominciato con il calcio: avevo 9 anni, facevo lattaccante e vinsi il campionato delle High school. Poi passai al baseball, era più comodo in America...» .
In famiglia siete tutti sportivi?
«Anche mio fratello Nick gioca a calcio» .
Decideva sempre papà?
«Lui ha sempre amato lo sport, quando ha avuto lopportunità di farne un lavoro lo ha fatto con più entusiasmo: papà è cresciuto nel baseball ed è stata la chiave per entrare in questo business, ora cè il calcio: ne è stato sempre attratto» .
Qual è la qualità migliore di suo padre?
«É difficile per un figlio descrivere i pregi, di sicuro è un padre amorevole e fa tutto con passione» .
Comè diventato ricco suo padre?
«Dopo la Trinity University (che ora finanzia, ndr) ha cominciato nel mondo finanziario, ha studiato molto nel business. É cresciuto fuori Boston, a Everett, cerano molti italiani e anche suoi parenti» .
E i soci della cordata lei li conosce bene?
«Sì, da uno di loro vi ho anche lavorato: pure loro amano molto il calcio» .
Quanto la condiziona quel nome e cognome?
«Consideratemi solo un giocatore di baseball» .
Lei vive con i genitori?
«No, ma amiamo ritrovarci spesso insieme: siamo una famiglia molto unita» .
A tavola parlate di Roma?
«Quando la prima volta papà ne parlò, mi sembrò uno scherzo: davvero non lavrei potuto immaginare. Prima si parlava più di baseball, ora di calcio»
E gli ha dato un consiglio?
«No, ho evitato di entrare nei dettagli» .
Ma papà gliene ha chiesti?
«Se me li chiederà, glieli darò: ci sto pensando» .
Sta seguendo il campionato?
«Vedo molto calcio in tv, preferisco la Champions League e i Mondiali, e poi ci gioco con X-Box: ho la squadra ideale» .
Si chiama Roma?
«Quando vince mi piace...» .
E quando segna Totti di più?
(ride) «Non ho un giocatore preferito, mi piacciono quelli davvero forti e lui è forte, dunque mi piace»
. Chi è il Totti del baseball?
«Nomar Garciaparra, per me: a Boston faceva linterbase come me» .
É in ansia per la trattativa?
«Mi piacerebbe che tutto si concludesse per il meglio, ma non so a che punto sia la trattativa: bisogna aspettare, ma son già felice così» .
Quando rivedrà suo padre?
«Spero prima possibile... verrà con mamma a Reggio Emilia» .
Cosa potrebbe promettere suo papà ai tifosi giallorossi?
«Che appena sarà tutto chiaro, ci metterà tutto lorgoglio e i mezzi per costruire una grande Roma, una squadra vincente. Io sono orgoglioso di tutto questo. Lui dà sempre il massimo nelle cose in cui crede e per lui è un affare di cuore. E felice di questa opportunità»
. Il suo impatto italiano?
«Qui mi sembra tutto più piccolo, ma so che Roma è una città grande. La conosco già» .
Perché, cè già stato?
«Quando avevo 13 anni, ma non ho grandissimi ricordi: mi piacque subito il Colosseo» .
Cosa vorrebbe scoprire di più adesso?
«Larchitettura italiana in tante città, oltre alla pasta e alla pizza che mi piacciono allo stesso modo. Ma papà e mamma amano Roma e sperano di viverla adesso a lungo» .
Cosa le ha detto suo padre salutandola?
«Gioca bene, e divertiti» .
Sogna più lo scudetto o la nazionale?
«Per ora mi concentro ad entrare in nazionale: e voglio imparare presto litaliano» .
Sa che lallenatore Montella faceva l'attaccante? Lei lo confermerebbe?
«Non conosco le situazioni, non so se lo confermerà» .
Cosa farà da grande?
«Ho studiato anche io economia, avrò più opzioni. O magari farò lassistente allenatore...» .