La penna degli Altri 10/03/2011 10:10
De Rossi finisce in castigo
La Roma ha già girato, attraverso i suoi dirigenti, lultimatum a De Rossi (ieri pomeriggio): non saranno più tollerati certi comportamenti in campo. Troppo frequenti e tanto dannosi. Prendete lultimo periodo: assolto dallUefa per la manata violenta a Chygrynskiy nella gara dandata contro lo Shakhtar, squalificato nella gara di Marassi contro la Sampdoria per lammonizione presa contro il Napoli, Daniele ha rischiato lespulsione a Bologna, intervento cattivo e scomposto per il primo giallo e inutile fallo di mano qualche minuto dopo perdonato dallarbitro Banti, e a Lecce, entrata in ritardo e a metà gamba punita solo con lammonizione dallarbitro Damato, prima della gomitata a Srna di martedì sera. A Donetsk, a fine partita, il capitano è andato da Lucescu per insultarlo, credendolo responsabile di aver segnalato la manata dellandata allUefa per la prova tv (a quanto pare, però, sarebbe stata la società e non il tecnico). I dirigenti giallorossi sono stati costretti alle scuse ufficiali allallenatore, andando nel suo spogliatoio. Le offese a quanto pare sarebbero finite nel referto dellarbitro Webb, su segnalazione del delegato Uefa. Oggi a Nyon leggeranno che cosa ha scritto linglese, soprattutto sullepisodio della gomitata. Non essendo un caso urgente, la Disciplinare, applicando scontatamente la prova tv chiesta autonomamente dallUefa (le immagini hanno fatto il giro del mondo) potrebbe rinviare la decisione più avanti, ad aprile (in questo senso potremme momentaneamente salvare la Nazionale). Il colpo, anche se non ha provocato ferite a Srna, è considerato violento: quindi, 4 giornate. La Roma si difenderà portando le dichiarazioni di Lucescu che ha ammesso la provocazione del suo difensore.
Anche se De Rossi si è scusato con i dirigenti a fine partita, riceverà una multa pesantissima: minimo 80 mila euro (dipende dai turni di squalifica). Al giocatore è stato consigliato di non parlare per non peggiorare la situazione. Montella, ieri a Trigoria, ha chiarito a Daniele che così non può andare avanti e che dovrà tener conto al momento di fare la formazione dei suoi atteggiamenti. «Basta con i giocatori tifosi» ha detto in pubblico, lasciando il Donbass Arena. «Ci hanno provocato ma non è un alibi. Succede anche per strada e non si può fare a botte tutti i giorni. Alcuni giocatori indossano la maglia della propria squadra del cuore: credo che sia un valore ma anche un dato da limare e su cui intervenire perchè poi diventa una caratteristica e non un valore nella valutazione del giocatore. Si può anche difendere il proprio giocatore ma poi bisogna parlarne e essere più duri». Montali ha incontrato diversi giocatori. A qualcuno ha fatto i complimenti, come a Burdisso e Vucinic. A Borriello ha invece detto di pensare più alla squadra che a se stesso. Pure Montella ha avuto colloqui individuali. Oggi si confronterà con il gruppo. Fuori dai cancelli, chiarimento tra De Rossi e Borriello con alcuni tifosi.