La penna degli Altri 24/03/2011 09:19

Buffon in giallorosso: ecco perchè si può fare!

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - 
Un sogno. Che però ha tutti i presupposti per diventare realtà. Gigi Buffon alla Roma è molto di più di un’ipotesi: è una possibilità concreta, che nelle prossime settimane, quando Thomas DiBenedetto diventerà ufficialmente il proprietario della società, potrebbe entrare nella fase decisiva. Il della e della Nazionale ha già espresso - da mesi - il proprio gradimento a un eventuale trasferimento nella Capitale e le parole del suo procuratore, Silvano Martina, di queste ultime ore si possono leggere come una precisa volontà di mantenere sottotraccia qualsiasi tipo di contatto. «Non c’è nulla di vero», ha detto anche ieri Martina, il quale però sa benissimo che a Buffon non dispiacerebbe vestire il prossimo anno la maglia della Roma,coronando così quel matrimonio che, sia nel 2001 sia nel 2006 è andato a un passo dall’essere celebrato. Il ha ricevuto l’ok al trasferimento anche da parte della compagna, Alena Seredova: a fine giugno i due si sposeranno a Praga e, mentre l’ipotesi inglese non convince l’ex modella, l’idea di vivere a Roma le piace eccome. Anche se, filtra da ambienti torinesi, alla fine sarà solo e soltanto Gigi a prendere le decisioni più giuste per i suoi ultimi anni di carriera. Proprio perché, a 33 anni, sa di non avere ancora molte possibilità a disposizione, Buffon vuole una squadra che gli possa consentire di giocare ad alto livello, competendo per traguardi importanti. Alla è legatissimo, e non potrebbe essere altrimenti, visto che gioca in bianconero da dieci anni.


E’ uno dei senatori dello spogliatoio, il feeling con i tifosi è ottimo, meno invece quello con la società. Buffon, che, da campione del Mondo in carica, ha giocato con la anche in serie B, non si sente più al centro del progetto e per la prima volta sta prendendo davvero in considerazione l’idea di andare via. Non c’entra il rapporto con Delneri, anche se l’allenatore friulano sembra preferirgli Storari. Non per un motivo tecnico (problemi fisici a parte, Buffon è e resta il numero uno al mondo) quanto piuttosto per un discorso di stimoli, che Gigi, complice qualche prestazione non esaltante, pare aver smarrito. Ecco perché Roma, dove i tifosi lo accoglierebbero a braccia aperte, sarebbe per lui la soluzione ideale.Oltre ai tifosi, tra coloro che lo andrebbero persino a prendere in aeroporto, ci sono e Con loro - e Perrotta - ha condiviso la splendida cavalcata del Mondiale tedesco; con loro, ogni volta che li incrocia, scherza e ride. E si confida. Con il , in particolare, non si tratta di un rapporto buono tra colleghi, ma di amicizia vera e propria. Nata tanti anni fa, quando entrambi erano poco più che ragazzini e si sfidavano alla play station (pare che vincesse Buffon, ma non ha mai confermato) e che si è cementato nel corso delle stagioni.  Ci sono sempre stati l’uno per l’altro, soprattutto nei momenti difficili. Un esempio: nel maggio scorso, era attaccato da ogni parte (istituzioni politiche comprese) per il calcio a Balotelli. Buffon, contattato dal Romanista, gli scrisse di suo pugno un messaggio di sostegno, che fece emozionare non poco Francesco e tutte le persone a lui vicine. Non solo: dovrebbe essere invitato alle nozze di Gigi, che si terranno a Praga, à natale della sposa, ed è stato uno dei primi, via sms qualche settimana fa, a sapere i tormenti dell’amico in bianconero.


Tormenti che sono arrivati all’orecchio non solo di DiBenedetto, ma anche di persone a lui vicine che si stanno occupando della Roma che verrà. Il futuro proprietario giallorosso punta a un colpo d’immagine che possa lanciare il suo arrivo e Buffon, in questo senso, sarebbe l’ideale. In tutto questo quadro bisogna fare però i conti con la il azzurro ha un contratto che scade nel 2013 e guadagna oltre 5 milioni netti. Per venire a Roma sarebbe disposto a ridursi l’ingaggio, in cambio magari di quadriennale, ma non intende intraprendere una battaglia con Agnelli e Marotta. I quali, dopo che Burdisso e Borriello hanno preferito accasarsi a Trigoria,non sono in ottimi rapporti con la società giallorossa. La convinzione, però, è che se DiBenedetto si presentasse con un’offerta tra i dieci e i quindici milioni, a Torino potrebbero sedersi al tavolo e trattare. Senza se e senza ma. Anche per una sorta di riconoscenza nei confronti di un giocatore che, in dieci anni, ha dato tutto per i colori bianconeri e che, di fronte a un’altra stagione "nel limbo", meriterebbe la possibilità di cambiare aria. E di tornare ad alti livelli. Possibilità che la nuova Roma di DiBenedetto ha tutta l’intenzione di garantirgli