La penna degli Altri 09/03/2011 10:26

Borriello: «Sì, ho sbagliato ma non mi pento»

LA VISIONE - Se pro­prio uno dovesse fargli un appunto, allora si potrebbe dire di non esse­re troppo d’accordo sull’analisi che il centravanti ha fatto della partita, rigore sbagliato escluso: «Non pos­so certo essere pen­tito per essere anda­to a calciare il rigo­re. Mi sono preso le mie responsabilità, come deve fare un calciatore. In altre occasioni era riusci­ti a fare gol su rigore, questa volta è anda­ta male. Tornassi indietro, rifarei tutto. So che mi massacreranno, ma io mi sono preso la responsabilità. E’ un vero peccato perché anche se il risultato finale per noi è pesante, a cominciare dall’eliminazione, io nei primi quarantacinque minuti ho visto una bellissima Roma, una squadra che stava comandando il gioco dal calcio d’inizio e che ave­va creato più di un’occasione per andare a fare gol. Abbiamo avuto sempre il pallino del gioco in mano, stavamo dominando, avevamo più del sessanta per cento di possesso palla, poi le cose sono cambiate quando è stato espulso Mexes. A quel punto, sotto di una rete e di un giocatore, ormai c’era poco da fa­re. Sfido chiunque a dire che la Ro­ma anche questa volta non abbia dato la dimostrazione di essere una squadra viva. Per quanto mi riguar­da posso dire di aver lottato su tut­ti i palloni, mi sono battuto come un leone e non ho mai perso un duello con il mio difensore».

DUELLI - Con un difensore avversa­rio, però, c’è stato un duello che è andato oltre al regolamento. Il di­fensore è Srna, il capitano croato di questo Shakhtar, che oltre alla go­mitata di , in campo ha ri­mediato pure un altro paio di cal­cioni piuttosto pesanti. Uno di que­sti è stato opera proprio di Borriel­lo, un fallo che poteva essere san­zionato anche con il cartellino ros­so diretto. Il centravanti non si nasconde dietro un dito, ma fa capi­re perché ci sia stata così tanta du­rezza nei confronti di Srna: «Io vi dico solo che dovete domandarvi come mai il loro capitano abbia su­bito così tanti falli. Un motivo do­vrà pure esserci (avrà provocato, succede in quasi tutte le partite, ma questa non può essere un’attenuan­te ndi). Srna certi falli se li è anda­ti a cercare».

Ora non resta che il derby per sal­vare questa stagione. Non tanto per il valore che ha comunque il derby, quanto perché la Lea­gue della prossima stagione a que­sto punto non può che passare at­traverso il quinto successo conse­cutivo nella stracittadina della ca­pitale: «Nonostante quest’amara eliminazione, io non sono per nien­te pessimista in vista della sfida con la Lazio. In campionato arri­viamo da sette punti conquistati nelle ultime tre partite e qui abbia­mo dimostrato di essere comunque vivi. Non so se giocherò, farò quel­lo che mi dirà il nostro allenatore, anche se come ho sempre detto non fa mai piacere rimanere a guarda­re. La mia astinenza dal gol? Da quando ho detto quella frase in panchina sui venticinquemila gol, non l’ho più buttata dentro ». Ap­punto. Non sarebbe stato meglio stare zitto?