La penna degli Altri 09/03/2011 11:12
Ahi ahi Roma
Che tristezza Ci voleva unimpresa, era una missione quasi impossibile anche per una Roma migliore. Però, oltre leliminazione, la partita di ieri ha emesso una sentenza: la squadra va rifondata. Giocatori inadeguati per questo livello della competizione, o giunti al capolinea, oppure troppo nervosi. Borriello non segna dal 2 febbraio. De Rossi sembra avviato a una discreta carriera pugilistica, perché col calcio ultimamente ci prende poco. Mexes rischia di concludere la sua avventura romanista poco dignitosamente. Juan, invece, pare spremuto, come Taddei. E si potrebbe continuare, con Doni per esempio: richiamato a furor di popolo, scalzato poco elegantemente Julio Sergio (ieri finito in tribuna per un fastidio al ginocchio di vaga entità), cosa è cambiato tra i pali? Lui sulla gara dice: «Troppo nervosismo, dobbiamo lavorarci su, migliorare. Una grande squadra non può comportarsi così. Siamo stati condannati dagli episodi, ora pensiamo alla Lazio: dobbiamo vincere per restare nelle prime posizioni».
Ora reagire «Non buttiamo via tutto» , chiede Montella. Ecco, ci manca solo che la Roma ricada in depressione. «No, dobbiamo reagire subito urla Nicolas Burdisso , abbiamo una grande occasione per ripartire, il derby. Non vediamo lora di affrontare la Lazio, dobbiamo batterla per rientrare in corsa per la prossima Champions». Largentino analizza la sconfitta con onestà. «Lapproccio iniziale era giusto, potevamo segnare subito e Mexes non andava espulso. Certo, come al solito ci siamo fatti del male da soli, concedendo dei gol stupidi allavversario». Glissa, invece, sul nervosismo. «Solo una conseguenza, bisognerebbe essere più furbi e non cadere nelle provocazioni. Trasformiamo questa tensione in carica positiva contro la Lazio». Ecco, sarebbe il caso. Per non buttare via proprio tutto.