La penna degli Altri 01/03/2011 09:51
Adriano, separazione consensuale
La Roma però difficilmente farà la voce grossa con Adriano. La rescissione sarebbe un danno dimmagine per la società e scatenerebbe una battaglia legale col giocatore che, per tutti, sarebbe meglio evitare. Secondo fonti brasiliane, lImperatore potrebbe addirittura decidere, a sua volta, di fare causa alla Roma per mancati compensi dei procuratori e per aver giocato con una spalla rotta. Una situazione grottesca, ai limiti del paradosso, che potrebbe essere evitata attraverso una rapida (e indolore) risoluzione consensuale del contratto. Se poi dal Brasile, in queste 48 ore, dovesse arrivare unofferta, allora la situazione si risolverebbe in tempo ancora minore. La Roma darebbe immediatamente lok (al contrario di quanto fatto a dicembre) e
si libererebbe di un giocatore che guadagna cinque milioni (lordi) allanno. Una follia, considerando lutilizzo di Adriano fino a questo momento. Sempre dal Brasile, fanno sapere che il Corinthians sarebbe pronto a fare unofferta (intorno al milione) per il giocatore: a pagare cartellino e ingaggio sarebbero gli sponsor della società brasiliana che orfani di Ronaldo, vorrebbero qualcuno in grado di prenderne il posto. In campo e, soprattutto, sui giornali. Adriano però avrebbe qualche dubbio, se non altro perché lui vorrebbe (vuole) tornare a Rio e non a San Paolo. Nella sua città infatti vive la madre dei suoi figli che, almeno stando a quanto racconta chi lo conosce bene, avrebbe deciso di non tornare insieme a lui. Adriano vorrebbe riconquistarla,
tornare a vivere con lei a Rio e crescere insieme i due figli, Adrianinho e Sofia.
Questo avrebbe confidato anche ai compagni di squadra, con cui il rapporto è sempre stato ottimo. Perché Adriano è un ragazzo sì complicato, ma che non crea problemi nello spogliatoio come, ad esempio, può fare un tipo alla Cassano. Per questo, quando andrà via, almeno dal punto di vista umano lascerà un buon ricordo. E, magari, qualcuno questestate andrà anche a trovarlo a Rio. Perché solo lì, indossando la maglia del Flamengo, forse può davvero ritrovare se stesso.