La penna degli Altri 21/02/2011 10:19
Uscita di scena con stile ma inevitabile
Intanto Ranieri paga per tutti e se sarà stata tutta colpa sua lo vedremo nelle prossime settimane: magari già da mercoledì prossimo a Bologna quando la Roma dovrà ripartire da quel sedicesimo minuto congelato dalla nevicata al DallAra. La speranza è che sia stato proprio lui il problema, perché altrimenti linvoluzione tecnico-tattica e anche fisica di questa Roma sarebbe molto preoccupante. Sembra la brutta copia di una storia già vista, quando il tecnico era alla Juve e tutti fecero festa dopo il suo addio: ma poi non è che andò molto meglio... anzi.
Di certo cè che la Roma vista in questo ultimo periodo era una squadra senza gioco ne idee e di questo il responsabile è «sempre» lallenatore. Qualcuno gli giocava contro? Possibile, anzi probabile, ma anche questo è un problema di chi sta sulla panchina e che, oltre a dettare schemi e stilare tabelle dallenamento, deve saper gestire un gruppo. Ecco, questo Ranieri non lo ha saputo fare o almeno non ci è riuscito fino in fondo, facendo magari anche qualcosa di più di quello che gli era stato chiesto, mettendoci la faccia quando in società non si capiva chi decideva e chi stava con chi. La palla passerà molto probabilmente nelle mani di Montella, uomo di campo, ex giocatore che ha diviso lo spogliatoio con molti degli attuali romanisti e soprattutto che ha grande feeling con i «senatori»:
Totti in primis. La speranza è che la «scossa» ipotizzata da Ranieri arrivi proprio da un ex giocatore più o meno come successo allInter con Leonardo che è riuscito a rialzare lInter facendo tornare il sorriso a un gruppo spento che con Benitez aveva perso la voglia di lottare tutti insieme per un unico obiettivo. In questo senso resta viva lipotesi alternativa che vedrebbe nel difficile ruolo di traghettatore Alberto De Rossi: papà di Daniele «capitan futuro» e quindi un uomo che avrebbe dalla sua parte sicuramente i senatori di uno spogliatoio che mai come ora deve restare unito. Comunque vada sarà una soluzione «interna» con un ballottaggio tra due tecnici che non hanno mai allenato una squadra di serie A, sperando che non diventi lennesima sfida nella sfida. Un passaggio tuttaltro che marginale, fondamentale per chiudere in scioltezza questo campionato e poter poi pensare con serenità alla Roma del futuro: quella a stelle e strisce che continua a far sognare i tifosi che anche ieri hanno dovuto mandar giù lennesimo boccone amaro. Ma i sogni sono gratis e lidea più volte ventilata di un possibile arrivo a giugno di Carlo Ancelotti, magari col rientro di Franco Baldini nel ruolo di direttore generale, è un bel sognare per i tifosi romanisti che hanno passato gli ultimi tempi a discutere di banche, opa e quotazioni in Borsa.