La penna degli Altri 02/02/2011 10:12
Totti, come un altro esordio
il più grande giocatore giallorosso di tutti i tempi. Per il quale dunque il Brescia riporta alla memoria bei
momenti. E non solo per quel debutto, ma anche per i tanti gol segnati. Per uno che è il sesto marcatore di sempre in Serie A con 195 centri (il quinto posto occupato da Roberto Baggio è ora lontano solo dieci lunghezze), è difficile trovare una squadra alla quale non abbia realizzato montagne di reti. Eppure il Brescia ha comunque un sapore speciale. Dopo il battesimo del gol avvenuto contro il Foggia (4 settembre 1994), e il bis contro il Bari (8 gennaio 1995), il 15 aprile del 1995 Francesco segna, infatti, alla formazione lombarda, la sua terza rete di sempre in Serie A. Un gol facile, di sinistro da pochi metri, eppure fondamentale per dare il La ad una larga vittoria (3-0). Un successo facile, come quello del 19 aprile del 1998. Era la prima Roma di Zeman che, quando era in giornata, travolgeva chiunque: 5-0 e Brescia ko, con Francesco che stoppa di petto, dribbla e mette allangolino la rete del momentaneo 3-0. Non sarà lunico 5-0, ma allaltra goleada
ci arriveremo dopo. Perché prima cè unaltra data storica da segnalare: il 29 settembre 2002. La Roma, che
in quellanno verrà martoriata dagli arbitri (la settimana precedente cera stata la sconfitta casalinga contro il Modena), va a Brescia piena di insicurezze, ma viene presa per mano dal suo capitano: e dico 1, e dico 2, e dico 3! Ecco servita la prima tripletta in carriera, che dà la vittoria per 3-2.
Una giornata da incorniciare, come quella del 14 settembre del 2003. E linizio dellultima stagione con Capello in panchina, quella del sogno scudetto accarezzato a lungo prima di vederlo finire al Milan. La prima allOlimpico è una festa: altro 5-0 al Brescia e doppietta di Francesco che segna il terzo e il quarto gol (con un meraviglioso cucchiaio dal limite dellarea dopo un dribbling in corsa). Sono stati quelli gli ultimi allavversario di oggi. Anche perché da quel giorno il Brescia in A cè stato molto poco. Stasera ci vorrebbe una partita come quella del 2003, ci vorrebbero due gol di Totti come quel giorno. Al capitano, oltre ai tre punti, gliene basterebbe anche uno solo, ma vero, alla sua maniera. Niente più rigori, ma una rete su azione, che gli manca da troppo tempo (quella dell1- 3 a Palermo conta poco o nulla). Loccasione buona per sbloccarsi poteva già arrivare a Bologna, e invece ci si è messa la neve a rimandare ancora il momento in cui Francesco
si toglierà definitivamente di dosso la jella di questo campionato. Senza assilli, perché quello che conta è soprattutto la vittoria della Roma, perché il traguardo dei 250 gol con la maglia giallorossa è stato tagliato. Semmai potrà avere un po di emozione ripensando a quel giorno di inizio primavera del 1993. Magari stasera sarà un po come un nuovo esordio.