La penna degli Altri 02/02/2011 09:41

Roma, l'esame delle offerte richiede tempo

Sembra che una delle due arrivate a sorpresa lunedì scorso, di un fondo dell’Arabia Saudita presenti elementi di debolezza che ne fanno perdere consistenza. L’altra, di una finanziaria francese attiva nel mondo sportivo sarebbe a metà strada fra quella di Giampaolo Angelucci (90 milioni) e le due più alte: l’italo-americana di Di Benedetto-Unicredit e quella della finanziaria di Abu Dhabi priva di collegamenti diretti con Aabar (socio di Unicredit) tramite la newco lussemburghese Claraz sa. Queste due valorizzano la Roma calcio attorno a 120-130 milioni prevedendo aumenti di capitale di 40-50 milioni e un piano a medio-lungo termine per rafforzare il club giallorosso per cifre inferiori ai 100 milioni. In Borsa la presentazione delle offerte ha dato gas al titolo As Roma salito ieri del 3,54% a 1,24 euro. Il mercato assapora la competizione: l’acquirente del 67% detenuto indirettamente da Italpetroli (51% Sensi, 49% Unicredit) tramite Roma 2000 dovrà lanciare l’opa sul 33% sparso fra i piccoli azionisti riconoscendo, secondo le regole, un premio rispetto ai prezzi degli ultimi tempi. Ma prima di arrivare all’opa ci vorrà quasi sicuramente più tempo di quello previsto. Quasi sicuramente questa settimana non ci potrà essere nessuna decisione definitiva e, se come si sta delineando, sarà necessario un nuovo passaggio intermedio con la scelta di 2-3 pretendenti (short list) che dovranno affinare ancora le offerte per ripresentarle, magari alzandole, in modo definitivo, il traguardo si sposta di altre settimane.

La fase conclusiva della procedura potrebbe essere decisa nel vertice di domani nel quale Rothschild dovrebbe comparare le cinque proposte di acquisto, diverse fra loro per prezzo, modalità di pagamento, condizioni e piani industriali rendendole omogenee. In un paio di offerte ci sarebbero riferimenti diretti all’organico della squadra, quindi ai giocatori. Le quattro sulle quali si concentrerà l’attenzione, puntano a insediare al vertice della società calcistica nuovi uomini. Di sicuro Unicredit terrà conto nella scelta oltre al prezzo - con la possibilità che un consiglio della banca riveda la soglia di realizzo - anche l’affidabilità dell’acquirente attraverso il piano industriale. Cioè le prospettive di rilancio e potenziamento. Gli americani hanno un piano a 3-5 anni, Claraz più o meno dello stesso periodo. «Il nostro interesse è che Unicredit scelga secondo i propri criteri», ha detto il sindaco Gianni Alemanno, «un interlocutore che sia contemporaneamente forte dal punto di vista economico e affidabile per à e squadra: sono sicuro metteranno la Roma in ottime mani».