Ottovolante La squadra giallorossa, infatti, è in testa nella classifica degli incontri interni con 26 punti, anche se a pari merito con la Lazio. Ma è proprio così? In effetti no, perché la squadra di Reja ha giocato due gare in più all’Olimpico (derby e Lecce) e quindi in qualche modo anabolizzata dal maggior numero d’incontri. Il tesoretto della Roma è stato accumulato grazie a 8 vittorie e 2 pareggi (quelli iniziali Riise e Borriello recuperano, l’attaccante pronto a fare coppia con Totti. Oggi la Lega decide sulla data del match contro Cesena e Bologna). Da quel momento, infatti, la squadra giallorossa in casa è decollata e così la rimonta ha preso corpo e fiato.

Verso il Brescia Inutile dire che domani sarebbe vietato fare dei passi falsi e per questo Ranieri punterà su una formazione di altissimo livello. D’altronde il Brescia ha visto in panchina il ritorno di Beppe Iachini e quindi tutto lascia immaginare che la carica dei lombardi sarà grande. Per questo la buona notizia è stata il ritorno in gruppo di Riise e Borriello. Bisognerà vedere il turnover che ha in mente l’allenatore, che non dovrà sottovalutare l’appuntamento con l’Inter di domenica.

Bologna: il recupero In ogni caso, a questo punto della stagione bisognerà prestare attenzione a tutti i particolari. In questo novero, c’è da considerare anche il recupero contro il Bologna, dopo il rinvio di domenica. Oggi a Milano è in programma l’assemblea di Lega e se ne saprà senz’altro di più, però al momento pare che la data del 23 febbraio sia la più probabile. La seconda alternativa parlerebbe del 16 marzo, ma non sarebbe troppo gradita neppure alla Roma e, visto che la Lega tiene alla regolarità dell’andamento del campionato (cioè avere una classifica il più possibile attendibile per tutti), alla fine probabile che il 23 febbraio si torni in campo, e alle ore 18.30— secondo richiesta delle tv — perché in serata è in programma la Champions League. Impressioni? Se le cose andranno per il verso giusto, la sfida di Bologna potrebbe essere anche un modo per toccare il cielo con un dito. Sempre che l’Olimpico resti sempre la solita, inviolabile cassaforte di punti.