La penna degli Altri 16/02/2011 10:39
Ranieri sicuro: Il gruppo è con me
«Preparare questa gara - esordisce Ranieri - non è stato più difficile del solito. Le voci su Montella pronto a subentrare in caso di tracollo? In questi casi lallenatore è come il marito, lultimo a sapere le cose. Ma sono solo dei gossip romani fatti per amore della squadra, la realtà è unaltra». La realtà, secondo il tecnico, è fatta di buonissime intenzioni, dichiarazioni di piena fiducia e totale assenza di franchi tiratori: «Io ho tantissimo entusiasmo perché me lo dà la squadra. Tempo fa ho detto ai ragazzi che se cera qualcosa che non andava e se il problema fossi stato io me ne sarei andato, loro mi hanno risposto di no. Rosella Sensi ha fatto benissimo a parlare con i quattro capitani, non cera bisogno che lo facesse anche con me. Il nostro è un rapporto di fiducia e ci sentiamo spesso».
Una realtà parallela, però, è quella in cui «un giorno viene Guardiola, un giorno Mourinho, l'altro Vicenzino e un altro ancora Franceschino o Antonello. Ma qui cè una banca che sta vendendo e un socio che sta subentrando. Per me non cè problema, anche se qualcuno dovesse esonerarmi. Io penso solo a fare il mio lavoro, poi a tutti può capitare di sbagliare». Postilla: «La situazione societaria, un allenatore e dei giocatori in scadenza sono tutte cose che possono influire, ma non devono valere come scusanti». Niente alibi, quindi. Allora meglio non farsi ulteriormente del male e ricominciare a portare fatti concreti, leggasi risultati. Ancora meglio se già da stasera, nonostante Ranieri non si fidi molto della banda e delle trappole di Lucescu: «Lo Shakhtar è una "signorissima" squadra, sarà una partita molto difficile. Chi aveva detto che il sorteggio ci ha favorito si ricrederà».
Dispacci di formazione e spiegazione dellennesimo colpo di scena nelle convocazioni: «Giocherà Doni perché Julio Sergio ha ancora male alla caviglia», «Totti si è allenato con maggiore continuità in questi giorni e può giocare di più» e «Ho parlato con Pizarro e mi ha detto che non si sente pronto e che ha bisogno di un'altra settimana». Una decisione, quella presa e comunicata ieri unilateralmente dal cileno, che costringerà Ranieri a rivedere le strategie della vigilia. Se prima erano un cospicuo minutaggio per il Peq e un pieno revival di 4-2-3-1, ora sono orientate su Menez e Vucinic larghi, con Totti centravanti. Borriello, infatti, accusa ancora un po di dolore alla parte posteriore della coscia. Questo Roma-Shakhtar giura di dire la verità, tutta la verità, soltanto la verità.