La penna degli Altri 16/02/2011 11:46
Pallotta, il tifoso che divenne proprietario
Il suo ingresso nella cordata guidata da DiBenedetto non è recente. Pallotta, infatti, è tra i primi soci contattati da Mr DiBenedetto. Un nuovo volto nelle trattative per lacquisto della Roma a garanzia della solidità economica della Di Benedetto As Roma LLC. Azionista dei Boston Celtics, è stato per anni uno tra i manager più pagati degli Stati Uniti con un patrimonio vicino al miliardo di dollari. Per il New York Times, Pallotta è una vera e propria leggenda nei hedge fund, uno dei manager protagonisti della ripresa dopo la tumultuosa crisi finanziaria del 2009. Ma i primati di Mr. Pallotta non si fermano qui. E proprietario della quinta casa più spaziosa di tutto il Massachusetts. Un castello costruito a Weston, mezzora di macchina da Boston, costato 21 milioni di dollari.
Jim Pallotta, a differenza del socio DiBenedetto, è conosciuto a North End il quartiere italiano di Boston, dove è cresciuto assieme alle sorelle Carla e Christine che gestiscono il ristorante Nebo a pochi passi dal Boston Garden, larena dei Celtics. Quellarena dove Jim Pallotta, sin dalla tenera età, ha coltivato la propria passione per il basket seguendo i propri idoli come John Havlicek e Bill Russell. Oggi Pallotta gioca una volta a settimana a basket ma al tempo delluniversità era titolare nella squadra della University of Massachusetts.
Da tifoso a proprietario dei Celtics il passo è breve. Dopo una carriera da numero uno nella Tudor Investement Corporation dal 1993 al 2008, oggi Pallotta dirige il fondo Raptor, il cui portafoglio è di undici miliardi di dollari. Dal 2002, con un assegno di quindici milioni di dollari, è socio della Boston Basketball Partners LLC, società che ha acquistato per circa settecento milioni di dollari la mitica squadra di basket dei Celtics che con 17 campionati vinti è la squadra più titolata della NBA. Come da bambino anche oggi Pallotta è quasi sempre presente alle partite dei Celtics.
In America è finito sulle prime pagine di tutti i giornali quando, in occasione della finale di NBA dello scorso anno contro i rivali di sempre, i Los Angeles Lakers, ha litigato con il commissioner della NBA David Stern. Pallotta, infatti, in gara tre, partita persa dai Celtics, non fu contento della direzione arbitrale e si lamento con Stern affermando che la lega doveva vergognarsi per gli arbitraggi. Una affermazione che qualche giorno dopo la finale fu punita dalla NBA con una multa da cento mila dollari. Prima il rosso dei Red Sox di Mr. DiBenedetto, ora il verde dei Boston Celtics di Mr. Pallotta. Allappello manca solo il bianco per completare il tricolore italiano. Che possa essere la fumata bianca a completare la bandiera? La fumata bianca che farà di DiBenedetto e soci i nuovi proprietari della Roma