La penna degli Altri 22/02/2011 10:50

Mazzarri: "Vincenzo l'uomo giusto per la Roma"

Lo sa che lei è stato l’ultimo che lo ha allenato?

«Già. E quando lo mandavo in panchina si arrabbiava molto (ride, ndr). Ma reagiva in campo con molta personalità. Giocatore di personalità, allenatore di personalità. Conseguenza ovvia».

Le ha mai confessato di voler fare l’allenatore?

«Vincenzo all’epoca era indeciso, non sapeva che fare. Ma da ragazzo riflessivo qual è, ci ha pensato molto e ha preso la decisione migliore».

Come lo vede come allenatore della Roma?

«Un’opportunità eccezionale. Sarà per lui un bagaglio di esperienza fuori dal normale. Comunque vada sarà un successo. Gli auguro il meglio».

Che persona è Montella?

«Un ragazzo sveglio, molto intelligente, sereno, pignolo. Dietro al ruolo c’è sempre un uomo. E Vincenzo è un uomo giusto, statene certi. L’ho sentito qualche volta, mi ha dato l’impressione di sentirsi portato. Ha voglia di insegnare calcio».

Lei ha cominciato dal basso; Montella dall’alto. Qual è il percorso migliore?

«Sempre meglio da una grande, anche se la gavetta nelle categorie minori serve e ti resta. Ma per quanto riguarda Montella, la sua avventura ha inizio nel suo luogo naturale, dove è idolo, dove tutti gli vogliono bene. Conosce i giocatori, è amico di molti. Chi lo ha scelto ha pensato a questo».

Cosa ha da perdere?

«Niente. Ha solo vantaggi».

Ora Vincenzo entrerà nello spogliatoio e i vari , , insomma, i suoi amici, gli daranno del “tu” o del “lei”?

«Tutto il mondo sa che questi ragazzi sono amici e hanno giocato insieme. L’importante è che in campo ci sia la distinzione dei ruoli. Se il gruppo è intelligente, certe cose non peseranno».