La penna degli Altri 12/02/2011 10:12

Mazzarri: «La Roma fa paura»

Toccherà al tridente delle meraviglie rovinare la statistica. Hamsik, Lavezzi e Cavani sono pronti a sbaragliare la concorrenza. L’argentino e lo slovacco sono reduci dagli impegni con le nazionali: «E’ l’aspetto che mi turba di più. Giovedì erano stanchi e mi auguro che oggi non risentino della fatica accusando cali di condizione». La Roma risponde con la stessa formula offensiva: «Ranieri ha addirittura abbondanza. Quattro giocatori per tre maglie. In base a chi sceglierà, cambieranno le caratteristiche. Noi siamo pronti ad affrontare qualsiasi assetto tattico». Superfluo parlare delle assenze in difesa di Mexes e Burdisso. Neanche il giochetto del fuoriclasse da togliere al suo “collega” funziona. Maggio e Cannavaro sarebbero più contenti senza , Mazzarri non esprime alcuna preferenza: «A me – invece – fanno paura tutti. La rosa è di grandissimo livello, la Roma è una delle più attrezzate». Il si affiderà a tutti i titolarissimi. In difesa rientrano Campagnaro e Cannavaro (Ruiz in ballottaggio con Cribari per la panchina); Dossena è pronto sulla sinistra, Pazienza ha scontato la e tornerà ad occupare il suo posto preferito in mediana: «Ho molte alternative. Santacroce, Yebda e Zuniga sono affidabili, ma quelli che giocano di più, sono abituati a queste sfide e hanno sicurezze maggiori». Tradotto, dovrebbe toccare alla formazione base. Senza deroghe. rimandato alle prossime partite: «A febbraio avremo tante partite importanti che possono darci maggiori consapevolezza dei nostri mezzi. Il campionato – però – è ancora molto lungo e non si esaurisce qui».

Tabelle o pronostici su carta non sono graditi. «Penso soltanto alla Roma. Tra l’altro non vinciamo qui in trasferta dal 1993, all’andata siamo riusciti a spuntarla, ora sarà tutto più difficile». Il dovrà dimostrare una crescita ulteriore dal punto di vista mentale. Contro l’Inter, ad esempio, la squadra è apparsa intimorita: «Mi aspetto un salto di qualità sotto questo aspetto. Concentriamoci soltanto sul nostro gioco. Rubiamo palla in fase passiva con grande aggressività e impostiamo la manovra con lucidità. In attacco non daremo punti di riferimento. Lasciamo stare la classifica, guardiamola soltanto all’ultima giornata. Non fissiamoci sul Milan. Ogni volta che abbiamo parlato di primato, abbiamo accusato inconsciamente questo peso». Mente sgombra da pensieri, insomma. «Del restano contano solo i punti e per centrare certi obiettivi ne servono tanti». Da conquistare – magari – senza clamori. A – oramai – si fa così. Venduti 22mila biglietti, intanto, per il Villareal.