La penna degli Altri 23/02/2011 09:46

La Sensi: "Montella? Non sarà un’autogestione"

ringraziare mister Montella per aver accettato l’incarico con grande entusiasmo e con grande determinazione».

Poi è il momento delle precisazioni. La prima riguarda ancora Montella: «Ci tengo a correggere la definzione di autogestione. Non sarà così. Conoscendo il carattere della persona, so che non verrà ad autogestire, ma a imporre. Anzi, più che a imporre, a trasmettere la sua mentalità da allenatore». Poi, la seconda: «Un piccolo

commento personale che oggi mi permetto di fare anche se in tutti gli altri anni non l’ho mai fatto. Non accuso nessuno, però il mio sfogo si rivolge a chi vuole sempre farmi apparire come capro espiatorio di una

situazione.
Io mi prendo le mie responsabilità, me le sono sempre prese. C’è un comunicato di Unicredit che ribadisce che non sono state chieste le mie dimissioni (in realtà è un’agenzia AdnKronos che fonti Unicredit, ndr). Io continuo a fare il mio lavoro con il massimo dell’entusiasmo per poter accogliere i nuovi proprietari e rappresentare questa società e questa à come merita. Ormai credo di avere la corazza giusta, ma non mi fa piacere quando vedo mia madre e la mia famiglia, che ha dato tanto a questa à, soffrire perché qualcuno vuole buttare discredito essendo poi smentito qualche ora dopo dalla stessa Unicredit. Sono stufa e stanca. Mi prendo le mie responsabilità, ma quelle che ho. Non quelle che inventano».

La presidente è poi stata chiamata in causa anche nel corso della conferenza di Montella e non si è tirata indietro. A chi le chiedeva se la scelta di Montella fosse stata condizionata dal momento societario, ha risposto così: «Sono stati presi al vaglio più di un nome, perché quando parlo e mi confronto con i miei dirigenti si fanno sempre le scelte ritenute più opportune. E la scelta di Vincenzo è stata pensata per una serie di motivazioni per le quali abbiamo ritenuto che fosse lui la persona più adatta in questo momento». Già, quali sono queste motivazioni? «La preparazione tecnica, la determinazione, il carattere, il senso d’appartenenza. Sicuramente tra le motivazioni non c’è il fatto che fosse un ex compagno di squadra di molti dei calciatori attuali»