La penna degli Altri 13/02/2011 11:36

La doppietta di Cavani vale oro. Napoli continua a fare sul serio

 

Il Napoli ha superato l’esame di maturità, giocando una gara attenta, a tratti anche cattiva, soprattutto nel primo tempo. Gli andava bene anche il pareggio, ma, vista la Roma che aveva di fronte, ha cercato e trovato la vittoria. L’episodio, al 2’ della ripresa, è stato un taglio di Hamsik alle spalle di Juan, che l’ha stolidamente tamponato quando lo slovacco aveva ricevuto l’assist filtrante di Lavezzi. Rigore e tiro di Cavani che si è appoggiato prima su un palo e poi sull’altro, entrando in rete nel tragitto. Resterà un mistero se l’assistente abbia visto e segnalato subito a Bergonzi o se l’arbitro abbia visto un tocco (inesistente) di Julio Sergio, che avrebbe sanato la posizione di Cavani sulla successiva respinta in gol. Altrimenti sarebbe stato offside. Ranieri ha pensato una gara di puro contenimento, schierando un centrocampo da battaglia (Taddei, Simplicio, , Perrotta) e mortificando in panchina la tecnica di e Ménez. Il capitano giallorosso è ormai un caso conclamato. Tra decisioni tecniche, squalifiche e influenze, non ha giocato o è partito dalla panchina contro questi avversari: Bayern Monaco (), Milan (campionato), Lazio (Coppa Italia), (Coppa Italia), Inter (campionato) e (campionato). Il declassamento è nei fatti e nessuna frase di circostanza può incrinare la realtà. Nel frattempo, Pizarro ha preferito giocare 90’ con la Primavera che andare in panchina con la prima squadra.

Il gruppo, ormai, ha espulso Ranieri da sé. Mazzarri, al contrario, non ha disegnato il «addosso» alla Roma ma lo ha lasciato libero di giocare il suo calcio. È l’unica squadra italiana a giocare a ritmi europei, persino troppo alti, e questo ha fatto la differenza nel secondo tempo. L’arbitraggio di Bergonzi è stato tragicomico (il peggio: una gomitata di Dossena a Taddei da rosso diretto passata impunita), ma le statistiche di Braschi ci diranno sicuramente che ha sbagliato al massimo lo 0,53% delle decisioni. C’è davvero tanto da fare per DiBenedetto: questa Roma è da ricostruire e ci pensino gli yankees, mentre ieri Rosella Sensi era da Gianni Letta a salutare un amico o a cercare un futuro. Manca poco, invece, a De Laurentiis per riportare il dove merita: in .