La penna degli Altri 20/02/2011 14:06
Genoa-Roma, la parola allo sport. Dopo le bombe carta, tifosi sorvegliati
«Che cosa mi rimprovero? Forse, a livello tattico, troppe punte. Vediamo che gli altri corrono, pressano, rientrano, ripartono. Noi non ce la facciamo a fare questo con gli attaccanti, quindi riequilibrerò la squadra. Come corrono Brighi, Taddei e Perrotta non vedo correre nessuno...». Parole di un tecnico che si sente in sella e non solo per l'immediato: «Non me ne vado, non abbandono la nave. A me le sfide piacciono e lo spogliatoio è sano, è forte, è determinato. Non siamo diventati brocchi in 15 giorni. Ho ricevuto messaggi positivi, chi arriverà mi vuole rinnovare il contratto. Però diamo tempo al tempo».
Ma la Roma non ha più tempo da perdere, vista la sua classifica, a partire da oggi contro il Genoa. Julio Sergio ritornerà tra i pali e Doni in panchina. Nico Burdisso farà l'esterno destro in difesa al posto degli squalificati Cassetti e Rosi, mentre a sinistra ci potrebbe essere un'ultima possibilità per Riise. Centrocampo rinforzato e Menez avanzato accanto a un'unica punta: più Totti che Borriello, perché il grande ex non è al 100% fisicamente.
Convocato Pizarro, che non gioca dal 28 novembre 2010 e che si era ammutinato durante le vacanze natalizie in Cile: «Il ragazzo sta recuperando - ha spiegato Ranieri - Sono più di 50 giorni che è fermo e ha dei dubbi, ma questo è normale. Visto che manca anche De Rossi, l'ho portato con noi. Ho fatto una prova di forza». Pizarro la pensava diversamente, ma ha dovuto cambiare idea.