La penna degli Altri 16/02/2011 10:29
Finalmente comincia il futuro
Il tempo dei giochetti, delle pressioni, delle telefonate e visite agli amici degli amici è finito, così come viene a crollare, seppur lentamente, tutto quel castello di ipocrisie che ha rallentato il cammino della Roma in questo ultimo periodo. Una zavorra della quale la squadra e la società non sentiranno la mancanza, con uno sguardo al futuro che non potrà non esser migliore.
È tempo di prendere delle decisioni, di fare scelte precise e stabilire cosa sarà della Roma del futuro: il tempo delle promesse non mantenute, delle scommesse mai vinte, delle gerarchie stabilite dal dna piuttosto che dalla capacità è finito. È tempo di cambiare tutto o quasi. È tempo di pensare a una Roma intesa come una società del futuro, snella, agile, ma allo stesso tempo credibile e in grado di agire da sola senza le elemosine dei grandi del calcio.
Una spallata col passato per creare nuovi stimoli per quanti rimarranno, senza pensare a quello che è stato. Il messaggio degli americani è chiaro, resterà solo chi è capace e in molti stanno tremando: non gli onesti o i capaci ovviamente che saranno la base sulla quale ripartire. Inutili le telefonate, le richieste daiuto e colloqui: i giochi ormai sono fatti. E stavolta senza prigionieri.