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La penna degli Altri 03/02/2011 10:11

E’ Iachini il vero tabù della Roma




IL RITORNO
 - Bel punticino, forse insperato, ma merita­to, per Iachini tornato in panchina giusto per dare un altro dispiacere alla Roma. Quanto, appunto, alla Ro­ma, impari a giocare di squadra, non può pensare di andare avanti aspettando sempre la giocata del suo campione. E' vero, ne ha pa­recchi, comunque Ranieri li utilizzi, ma la squadra deve sostenerli con un gioco co­rale, armonico, che per ora non si vede. Brutto stop, inatteso, non era nemmeno stanca la Roma, veniva dal­la domenica bianca di Bolo­gna, c'erano tutti i presup­posti per fare un bel balzo in avanti. Invece niente, che spreco!



Inguardabile, ha buttato via l'intero primo tempo. Altro che tridente, il primo tiro in porta l'ha fatto dopo 34 noiosissimi minuti e lun­ghe, incomprensibili, pau­se. Come se non ne avesse voglia, è partita su ritmi
 lenti, da dopolavoro, e così è andata avanti senza sussul­ti. Al Brescia non è parso vero e si è limitato a tener palla, per congelare il gioco e non correre rischi. La Ro­ma, come assopita, si è ade­guata, non ha fatto mai pressing, non ha imposto cambi di ritmo, spesso si è spaccata in due, con le tre punte davanti e il resto del­la squadra nella propria metà campo. Solo qualche spunto individuale e biso­gna dire che Vucinic non ne ha indovinato uno, ha combinato poco, Borriello è rimasto in attesa di cross. Il più pericoloso è stato Cas­setti, che ha trovato spazi sul suo out ed ha cercato di sfruttarli a dovere. In que­sto tran tran mortificante, dopo ben 25 minuti è arri­vato il primo tiro, ma da parte del Brescia e per niente pericoloso per Julio Sergio. Poi al 34’ la prima e unica fiammata romanista: in un'area affollatissima Vucinic ha cercato la porta in mezza rovesciata, il tiro è stato respinto sulla linea e Borriello da due passi ha provato il tap in, che gli è stato murato. Due minuti dopo, da fuori area, Casset­ti ha scaricato un an­golato e forte, su cui Arcari si è superato. Sacrosanti i fischi nell'intervallo e Ra­nieri ha pensato bene di buttare dentro nella ripre­sa anche Menez, ma non al posto di una punta, bensì di Simplicio. 



BOTTA E RISPOSTA
 - Dopo 6 minuti Vucinic, chiudendo uno scambio con Menez, ha sbucciato la traversa ed è stato come un segnale per andare all'assalto. Su un ti­ro di , Arcari non ha trattenuto e si è accesa una mischia paurosa che lo stes­so Arcari ha risolto. Al 13’ la Roma è passata in van­taggio. Lancio di per Vucinic, Bega è riuscito solo a togliergli la palla, non a respingerla e Borriello, piombato a rimorchio, si è avventato, scaraventando in rete. Dopo 7 minuti ha timbrato l'incrocio con una punizione ciclonica da fuori area. Iachini, a sua volta, per riequilibrare la partita, ha inserito Lanzafa­me al posto di Zanetti. E al 23’ il Brescia ha pareggia­to. Cross da sinistra di He­temaj, Riise è rimasto im­palato ed Eder lo ha beffato, incornando nell'angolo op­posto. La Roma è ripartita all'assalto ma creando più confusione che palle gol e il Brescia in contropiede ha sfiorato il vantaggio: Lanza­fame è entrato in area, da solo, ma ha colpito in pieno la traversa. Nell'ultimo as­salto romanista, Borriello è stato strattonato davanti al­la porta, De Marco non ha visto o ha sorvolato.