La penna degli Altri 26/02/2011 10:19
De Rossi assolto dallUefa
SENTENZA -Gli ultimi atti della memoria difensiva, la Roma li aveva spediti ieri mattina allUefa. Lavvocato Crespo, incaricato dal Direttore operativo Montali, e lavvocato Antonio Conte, voluto dalla dottoressa Rosella Sensi ( cosa che ha creato qualche attrito tra le parti), avevano preparato una strategia difensiva puntando su tre elementi: 1) lepisodio, avvenuto intorno al trentesimo del primo tempo, in una fase di calcio dangolo, era da ritenersi una situazione di gioco come ce ne sono a decine in ogni partita quando in area di rigore i giocatori cercano di conquistare la migliore posizione; 2) il colpo era da ritenersi non volontario e non violento, tanto è vero che il giocatore ucraino era rimasto in piedi ( mettendosi le mani sul volto) e poi proseguendo regolarmente la partita; 3) la vicinanza dellarbitro sufficientemente minima per poter giudicare lepisodio, tanto è vero che poi non era stato riportato nel referto di nessuno dei giudici di gara. Le tesi difensive del club giallorosso sono state accolte nella loro interezza portando, appunto, a una sentenza di assoluzione completa. Un successo che è ancora più importante perché lesposto presentato dal club ucraino con tanto di firma del presidente del club, era molto duro e circostanziato. Il club ucraino, una voltapreso atto della sentenza, ha già inviato allUefa un fax in cui si riserva di fare appello. Non è detto che lo faccia, in ogni caso avrà tempo per farlo sino a martedì mattina.
FILMATO -Lo Shakhtar aveva fatto quasi un lavoro diintelligenceper arrivare alla squalifica di De Rossi. Dopo che Chygrynskiy aveva raccontato lepisodio durante il viaggio di ritorno in Ucraina, il club si è fatto spedire tutte le immagini sulla partita girate dalle televisioni. E da quelle di Sky Europa (non centra niente con limpero mediatico di Rupert Murdoch) aveva tratto la conclusione che cerano i presupposti per chiedere, attraverso un esposto allUefa, la prova tv contro De Rossi (unoperazione del genere in Italia non è permessa dal regolamento). E con quelle immagini aveva preparato lesposto con lobiettivo di far squalificare il centrocampista della Roma. Obiettivo fallito.
MONTALI -La Roma ha tenuto segreta la cosa per diversi giorni, fino alla nostra anticipazione sul giornale di ieri mattina. A Trigoria soltanto il direttore operativo Montali e la responsabile amministrativa dottoressa Mazzoleni, erano a conoscenza dei fatti. Non era stato detto nulla neppure al giocatore per consentirgli di giocare sereno a Bologna. Una strategia di basso profilo che ha avuto successo come ha sottolineato un Montali raggiante:«Siamo felici perché ha avuto ragione la nostra linea di riservatezza, è stata premiata la nostra memoria difensiva, era unazione di gioco». Puntavamo alla serenità della squadra e a evitare linevitabile clamore mediatico che ci sarebbe stato. Siamo felici anche perché a Donetsk avremo a disposizione un giocatore importante come De Rossi in una partita che affronteremo con lobiettivo di fare una grande impresa».