La penna degli Altri 15/02/2011 11:02
«Con lo Shakhtar per la maglia»

«Gli suggerisco di vincere in Champions, altrimenti giovedì mattina ci saranno cinquemila persone a Trigoria», esordisce Fabio. «Cinquemila a Trigoria? stuzzica Francesco sono pochi, dovremmo andarci almeno in diecimila». Più cauto, invece, Alessio: «Sono convinto che reagiranno con orgoglio. Daje Roma». Per Roberta, la sua amica, è solamente una speranza: «Mi auguro che lo facciano, non gli manca niente. Se decidono di compattarsi, se li mangiano gli ucraini». La voglia di superare il momentaccio è fortissima ma lagghiacciante sconfitta di sabato ha lasciato il segno e calato un velo di incertezza sulle reali potenzialità della squadra. Limiti tattici, fisici e mentali hanno fatto saltare i nervi alla gente.
«Vi rendete conto di quello che sono riusciti a fare col Napoli? Non mi ricordo una partita così brutta», commenta Giulio. Perfettamente in linea, pure Armando: «Ero in Monte Mario e vedere tutti quei tifosi napoletani esultare mi ha fatto avvelenare. Mai più unumiliazione del genere». Inviperita e scossa, Flavia: «La verità è che questi viziati non channo voglia di fare nulla». Giorgio: «Sarebbe il caso che Ranieri si dimettesse. Dice di essere romanista ma guarda soltanto il portafoglio». Antonio: «Bisogna cacciare lallenatore. Non ha lo spogliatoio in mano e rischiamo di finire peggio di quanto si possa immaginare». Elio: «Non so chi possa decidere ma Ranieri deve essere esonerato. Sta facendo danni e mi sento preso in giro dalle sue finte parole da innamorato romanista».
Avvilito, invece, Rosario: «Il turn over è diventato un dramma. Cè caos a Trigoria e ognuno tira lacqua al proprio mulino. Che schifo». Edoardo non sa a quale santo votarsi: «Mi piange il cuore a vedere una rosa così forte annaspare dietro allUdinese, alla Lazio e al Palermo». Giordana: «Non ci meritiamo un atteggiamento del genere. Sono mercenari in vacanza lautamente pagata». Ovunque, i sogni hanno lasciato spazio alla triste realtà. La felicità dei mesi scorsi si è trasformata in profonda amarezza. Una situazione grottesca e in
continuo divenire, purtroppo. Daniele: «Sto rosicando troppo: ogni volta che il campionato offre la possibilità di arrivare in alto, regolarmente la Roma si impantana su se stessa». Suo cugino, Stefano: «Sgobbiamo per portare a casa neppure mille euro e questi si permettono di lamentarsi. Sono andati oltre la vergogna e la decenza». Sara: «Credo sia necessaria una totale rifondazione del gruppo. Sono spremuti, viziati e non
gli importa nulla dei tifosi». Quasi commovente Giuseppe: «Vedi? Nonostante siano ridicoli sto comprando un biglietto per mercoledì. Scemo io che ancora butto i soldi per questi».
Walter non è da meno: «Vado a vedere lincontro con lo Shakhtar perché voglio tifare solo la maglia». Un briciolo di ottimismo arriva da Ettore, un signore sullottantina che si ferma incuriosito: «Figlio mio, sapessi quante ne ho viste di annate brutte. Siate fiduciosi: la Roma presto tornerà a vincere».