La penna degli Altri 07/02/2011 09:50
Cinque schiaffi e tutti a casa
Non avrebbe meritato di perdere la squadra di Ranieri, capace di andare sotto, reagire, finire a un passo dal baratro e poi risorgere, quando meno te lo aspetti. Sfiorando limpresa, che non arriva. Ne servirà unaltra, vera e propria, per combattere per lo scudetto: prima tappa battere il Napoli, sabato. Poi si vedrà. Anche se la Roma vista al Meazza è autorizzata a sognare. Basta
solo che nessuno nessuno smetta di crederci. Ranieri si presenta a San Siro decidendo, fin dal primo minuto, di schierare le tre punte per giocarsi da subito la partita. In panchina nessun attaccante, ci sono tre centrocampisti (Taddei, Brighi e Greco) e anche Simone Loria, al debutto
stagionale.
Al 2 la Roma si affaccia dalle parti di Julio Cesar: grande azione di Borriello che scarica a Vucinic, passaggio rapido per Menez, il cui tiro dal limite dellarea termina abbondantemente a lato. Al 3 Inter in vantaggio: Sneijder prende palla sulla tre quarti, allarga per Maicon sulla destra che subito ridà palla allolandese che, dal limite dellarea, trafigge con un gran sinistro Julio Sergio. Al 7 Roma di nuovo in attacco, ma il tiro di Borriello viene respinto da Julio Cesar. I giallorossi, nonostante lo choc per il gol subito a freddo, dimostrano di aver reagito, anche se nei primi minuti lInter è padrona del centrocampo. Al 13 arriva il pareggio: grande
azione di Vucinic sulla tre quarti che scarica sulla destra per laccorrente Cassetti, cross teso al centro che anticipa tutti e mette alle spalle del portiere interista, proprio sotto agli occhi dei circa 250 tifosi romanisti sistemati sullultimo anello. Due minuti più tardi altra grande occasione per i giallorossi, ma Julio Cesar è strepitoso su Menez (due volte) e Borriello. Brivido al 22 quando Sneijder calcia una punizione che Julio Sergio non trattiene ma Burdisso e Cassetti sono più rapidi a spazzare degli attaccanti nerazzurri. Anche Simplicio, alla mezzora, prova la botta da fuori per una doppietta che avrebbe fatto impazzire i romanisti, ma Julio Cesar fa buona guardia. Il suo connazionale romanista non è da meno e su un tiro ancora di Sneijder (primo tempo stellare il suo) è bravo a ribattere in angolo. La partita è vibrante: ancora Simplicio, dopo una triangolazione Menez-Vucinic, ha sui piedi la palla del raddoppio ma solo davanti a Julio Cesar va troppo sullesterno e non riesce a concludere. Dalla stessa posizione ci prova Vucinic, ma è ancora il portiere brasiliano a ribattere.
LInter ritorna allattacco e stavolta Etoo riesce a segnare con un diagonale su cui Julio Sergio non è esente da colpe. E il 35 ed è una mazzata per la Roma, bravissima fino a quel momento a mettere paura ai campioni dEuropa. Il cui pubblico rasenta il ridicolo quando Kharja stende Menez, Tagliavento ammonisce e vengono sventolati i fazzoletti bianchi stile panolada spagnola con tanto di cori A Roma solo la Lazio. Nel secondo tempo il primo tiro porta la firma di Riise dopo appena 45 secondi, ma il suo sinistro termina nella curva occupata dai tifosi interisti. La partita sembra finire al minuto 17 quando Burdisso viene espulso per aver steso Pazzini lanciato a rete dopo che la difesa giallorossa aveva sbagliato il fuorigioco. Rigore inevitabile che Etoo, neanche a dirlo, trasforma. E un danno doppio per la Roma, visto che anche Mexes sabato contro il Napoli non ci sarà per squalifica (a meno che non venga accolto il ricorso che verrà presentato tra oggi e domani).
La Roma prova a reagire, ma lInter in contropiede è pericolosissima e al 26, da calcio dangolo, Thiago Motta, fino a quel momento il peggiore dei nerazzurri, firma il 4-1. La Roma però non demorde, almeno con la testa, e al 31 Vucinic sfiora quel tanto che basta una punizione di De Rossi per spiazzare Julio Cesar e accorciare le distanze. E crederci ancora, perché al 35 arriva il gol di Loria (sì, Loria) che realizza il 4-3. Da quel momento, per 8 minuti, il sogno giallorosso riprende a farsi vivo, ma poi Cambiasso, al 45 chiude i giochi sul 5-3, nonostante le proteste giallorosse per un fallo di Etoo su Taddei.
Finisce così e, come detto, fa male, perché della Roma scesa in campo a San Siro cè da essere,
comunque, orgogliosi. E da questorgoglio bisogna ripartire. Forza, Roma.