La penna degli Altri 15/02/2011 10:52
"Ciao Mortade ": i romanisti piangono un grande tifoso giallorosso

CORSPORT (G. D'UBALDO / P. TORRI) -
Si è spento ieri a Roma Fabrizio Carroccia 46 anni. Cioè Mortadella. Anzi Mortadella re di Roma. Così ormai era rinomatissimo tra la tifose ria della sua Roma, la squadra che ha sempre seguito con un amore totale. Fabrizio, lui che era un gigante che sembrava niente potesse fargli male, non ce lha fatta, battuto da una maledetta malattia. E morto poco prima del le due del mat tino nella notte tra lunedì e martedì, presso lospedale San Carlo, di fronte alla casa del presidente Franco Sensi. Bruno Conti e una delegazione di giocatori erano andati a trovar lo dieci giorni fa, prima di an dare allaeroporto per imbar carsi alla volta di Milano, quando le sue condizioni si erano già notevolmente aggra vate e non era più possibile pronunciare neppure la parola speranza. Quella visita lo fece commuovere fino alla lacrime. Gli regalarono una maglia del la Roma firmata da tutti i giocatori. Fino allultimo Fabrizio ha sperato di farcela, per poter tornare a vedere la Magica. Ieri anche Rosella Sensi e la ma dre hanno reso omaggio alla camera ardente dove cè stata unincessante processione di amici, tifosi, ex giocatori.
PASSIONE - Per anni è stato ami co di tanti gioca tori della Roma, da Giannini a Cervone, da Moriero fino a quasi tutti i brasiliani del passato e del presente. Ad Asiago, in un ritiro della Roma nel 1991, Ottavio Bianchi lo sa lutò con ironia davanti allal bergo della squadra: «Come fa rei senza Mortadella...» . Era il suo soprannome da sempre, dovuto al dito indice della mano destra ingigantito da una anomalia morfologica, quasi da sembrare un salume. Ha girato le tribune di tutta Italia e di numerosi stadi dEuropa. E stato amico di calcia tori e dirigenti. Molti anni pri ma di Calciopoli, Mortadella fu immortalato in un palchetto del Delle Alpi in compagnia dellallora designatore arbitra le Baldas durante la più celebre Juve-Parma, quella del gol annullato a Cannavaro allora in gialloblù. Era amico anche di calciatori di altre squadre, aveva lanciato una linea di abbigliamento sportivo che per un periodo è stata la sua for tuna. Aveva idee e amore per la Roma. Capiva quello che volevano i tifosi perché lui era più tifoso di loro. Anticipava tutti. Lo ricordiamo ancora quando ci venne a trovare in redazione per farci vedere la maglia che aveva realizzato per Edgar Davids in giallorosso. Lolandese poi non venne più, ma quella maglia era un capolavoro.
LE PAROLE DI TOTTI - Molti gli at testati di cordoglio giunti da tutta Italia, anche dal mondo politico. Francesco Totti ha salutato Mortadella sul suo sito: «Purtroppo le parole possono far poco in circostanze come queste. La scorsa notte è anda to in cielo Fabrizio, il nostro Fabrizio, semplicemente unico per il suo attaccamento alla Roma e a tutti coloro e a tutto ciò che è o è stato parte del mondo giallorosso: vero roma nista, nel cuore e nellanima. Ora so che ci guarderai e ci so sterrai anche dal cielo. Sappi lo, ci mancherai molto. Sarai per sempre uno di noi». Ieri tutte le numerose tra smissioni radio foniche che par lano di Roma (e non solo), han no voluto ricordare Mortadella perché Fabrizio era conosciuto da tutto lambiente romanista, presente sempre nelle trasfer te, pronto a regalarti una bat tuta, unesagerazione, unidea, una chiacchierata sulla sua Roma. Sono stati centinaia i ti fosi che hanno voluto testimo niare il loro ricordo di Fabrizio.
LULTIMA USCITA - Chi scrive vuole ricordare lultima volta che lo abbiamo visto di perso na, quando il male che lo ha portato via, ancora non si era manifestato del tutto con la sua irreversibile crudeltà. Era il mese di luglio, nello studio del professor Ruperto, collina Fleming, si stava decidendo il fu turo della Roma. Cerano mol ti giornalisti sotto quel porto ne. Cera pure lui, bermudoni e infradito ai piedi. Tenne banco, come sempre. E quando uscirono i protagonisti, Morta della prese una delle infradito tra le mani e brandendola co me uninnocua arma, gridò, aho, fate er bene della Roma, inguaribile Don Chisciotte ca pace di avere al fianco miglia ia di Sancho Panza.
Ciao Mortade, re di Roma.