La penna degli Altri 17/02/2011 10:44
Capolinea Roma
Con la maglia del Liverpool una volta commisi unaltra fesseria colossale, ma rimasi in campo per riscattare lerrore. Io non avrei mai chiesto il cambio, Cassetti: «Questo ko è uningiustizia» . Doni: «Quei 12 minuti sono un assurdo» . Riise: «Sono un uomo distrutto» ma Ranieri ha deciso così e posso capire la sua scelta. Mi dispiace veramente e voglio chiedere scusa a tutti i tifosi. Adesso sto male, di testa e di stomaco, non so che cosa farò per tirarmi su.
Sicuramente non dormirò, sarà una notte bruttissima perché penserò a tutti i tifosi che ce lhanno con me. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, ma poi io ho sbagliato e mi assumo tutte le responsabilità del risultato. Sono a pezzi, spero che i tifosi mi capiscano. Vorrei fare il possibile per rimediare, ma non so davvero che cosa accadrà. Dieci reti subite in tre partite? È vero, stiamo bene fisicamente, ma prendiamo troppi gol. Ora però non dobbiamo mollare. Dobbiamo andare a Donetsk per ribaltare il risultato. Non è finita. Abbiamo perso, ma abbiamo tirato venti volte in porta» .
Non è finita Il messaggio dello spogliatoio è chiarissimo: non siamo morti, andremo a Donetsk per compiere la grande impresa. Marco Cassetti dovrà saltare la gara di ritorno per squalifica, ma uno dei primi a rialzare la testa: «Questa sconfitta è uningiustizia. Abbiamo cercato di rimontare, ma alla fine ho capito che abbiamo buttato la partita sul 2-1. È stato un problema di testa e di sfortuna, però la Roma ha ancora grandi qualità e può farcela a ribaltare il risultato» . Anche Doni non sventola bandiera bianca: «Quei tre gol presi in 12 sono stati assurdi, anche perché nel primo tempo abbiamo giocato bene. Abbiamo lottato fino allultimo per pareggiare, ma è andata male. Non siamo una squadra finita. La verità è che abbiamo ancora molto entusiasmo» . Burdisso esprime gli stessi concetti: «La Roma non è morta. La squadra è carica e vuole recuperare. Lo Shakhtar non è un mostro, siamo stati noi a farlo sembrare più grande di quanto sia. Dobbiamo superare questo momento nero. Nel calcio capita, ma siamo ancora vivi. Dobbiamo restare uniti e al fianco del nostro allenatore» .
Lultima immagine della serata è quella di Totti che passa davanti la muraglia di telecamere e microfoni. Il capitano scuote la testa e non parla. Nella sua tristezza, cè tutta la notte della Roma. Buio totale.