La penna degli Altri 12/02/2011 10:20

Benvenuti al Sud


Al di là dei moduli, però, l’impressione è che stasera un ruolo determinante lo giocheranno i due reparti arretrati: Roma e possono contare su un attacco di altissima qualità, e allora per vincere sarà determinante giocare bene in
difesa. Il si presenta all’Olimpico pensando (senza mai nominarlo) allo scudetto e al meglio delle proprie forze, con il tridente Cavani-Lavezzi-Hamsik, trentuno reti già all’attivo; la Roma, lì dietro, dovrà ancora una volta fare a meno di Mexes e sarà costretta, per la anche di Nicolas Burdisso, a piazzare Cassetti, un esterno, al centro della difesa, con Rosi impiegato sulla corsia di destra.

Cassetti e non Guillermo Burdisso e neppure Loria: Ranieri, evidentemente, si fida di pochi, e Cassetti è tra questi. Una difesa improvvisata contro un attacco micidiale; dall’altra parte, invece, una difesa collaudata contro un altro attacco che sa essere micidiale. Ecco perché il verdetto finale sarà figlio soprattutto della fase difensiva proposta dalle due squadre. La Roma, reduce dalla cinquina di Milano, ha sette punti (e una partita) meno dei partenopei: è chiaro che, in caso di mancata vittoria, le ambizioni tricolori di e compagni calerebbero ai minimi storici stagionali. Ma la Roma ha bisogno di vincere anche per tornare a pieno diritto in zona , discorso dal quale - al momento - è esclusa. Battendo il e poi il il 23, ricordando gli ottimisti, la Roma scalerebbe prepotentemente la classifica: tutto vero, ma c’è bisogno di dare sostanza ai pensieri. Per la Roma è una partita da sei punti, come sempre accade negli scontri diretti. Ranieri ha affrontato sette volte Mazzarri, nel settembre del 2009 battuto in extremis nella corsa verso la panchina della Roma, e non ha mai vinto (sei pareggi e una sconfitta, quella nella gara d’andata): e, si sa, c’è sempre una prima volta...