La penna degli Altri 07/02/2011 10:24

Bella Roma ma c´era troppa Inter

Comunque, a delineare il nuovo assetto dell'alta classifica, contributo determinante lo ha offerto, secondo troppo facili previsioni, il calendario, che assegnava il compitino più elementare al . C'è stata, è vero, la conferma di una flessione che aveva raggiunto il picco più inquietante a Verona, il Cesena ha anche sfiorato il pari. Però è giusto rilevare come al fosse stato negato il gol dell'immediata tranquillità, quando il guardalinee non ha battuto ciglio su un pallone respinto da Antonioli mezzo metro buono oltre la linea. Per l'assistente, inevitabile assegnazione del «Premio Ugo», senza neanche il conforto degli occhialoni offerti da Fiorello alla tenera talpa. La Lazio si è scontrata con una tradizione perfida, il Chievo non riesce proprio a perdere all'Olimpico biancoceleste: però la splendida punizione di Hernanes a primo tempo quasi scaduto aveva messo i laziali nella condizione ideale per bloccare i ranghi ed eludere il contropiede, specialità veronese perfino più celebre del Pandoro. Fischi per le sostituzioni operate da Reja, Zarate e il Profeta avrebbero assicurato soluzioni più raffinate sulle palle inattive, però non si può addebitare al tecnico il pari di Cesar, dormita difensiva da evitare.