Gli agenti gli hanno sospeso per cinque giorni la licenza di guida perché, vedendolo un po’ “su di giri”, volevano sottoporlo al test dell’etilometro, e lui si è rifiutato.

In suo soccorso è arrivato subito il manager Roberto Calenda: «Non mi interessa se il giocatore ha bevuto una birra. So che ci troviamo di fronte ad un professionista serio che continua a pagare errori del passato - continua il procuratore - sto assistendo a un ingiusto attacco mediatico. Nessuno scrive che è rimasto in campo nel derby per 40 minuti con la spalla lussata». Poi conclude: «Il giocatore finite le cure, in perfetta sintonia con la società, tornerà a giocare a Roma». Forse giusto in tempo per disputare il ritorno della doppia sfida degli ottavi di Champions con lo Shakhtar che, nonostante le indagini (fatte da Fifa e Uefa) su ingerenze politiche nella federazione ucraina, si giocherà regolarmente.