La penna degli Altri 25/01/2011 11:01
Vendicato Turone, Birigozzi e la neve di Tommasi
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I nostri quando il 1 giugno scendono in campo a Torino sono reduci da più di 20 giorni di festeggiamenti per la conquista del titolo e da un tour di amichevoli che li ha portati a Caserta (pareggio per 2-2), Mestre (lunica vittoria, per 3-1), Legnano (dove Pruzzo e compagni hanno perso per 2-1), Reggio Emilia e Ascoli (due pareggi per 1-1). Se il Legnano di: Belletta, Cozzi ... e Xotta, piega i nostri, stremati dalla sbornia tricolore, è facile capire perché dalla Juve, tra andata e ritorno rimediamo cinque gol senza segnarne nessuno, con il Trap che vendica Birigozzi, spedendo in campo in entrambe le gare Bodini, leterna riserva del mitico Zoff. Tra il 1990 e il 1991 le sfide con la Vecchia Signora salgono da tre a cinque. Nella semifinale del 1990 (31 gennaio e 14 febbraio), prevalgono gli altri, nei quarti di finale del 1991, la spunta sontuosamente la Lupa, che a fine stagione farà suo anche il trofeo. Nellanno di grazia (pochina a dire il vero) 94/95, la Juventus è uno schiacciasassi (si aggiudicherà sia lo scudetto che la Coppa Italia) e non fatica più di tanto ad imporsi. A Torino, il 1 novembre 1994, lasciamo il terreno di gioco con un pesante passivo di tre reti. A poco serve, lingresso in campo (al 64, in sostituzione dello svedese Thern) di un giovanissimo Totti alla prima sfida in carriera contro i bianconeri. Al termine di questa lunga cavalcata rievocativa, con i quarti di finale della stagione 2005/06, siamo arrivati senza dubbio al capitolo di gran lunga più esaltante. Linconsapevole Juventus della banda dei simpaticoni (Capello, Emerson, Nedved, Zebina, Mutu, Moggi, Giraudo, Bettega), sta trionfalmente conquistando la serie B... prima però, subisce una leggendaria lezione di gioco dalla Roma di Spalletti. I ragazzi di Capello, al Delle Alpi, hanno un ruolino di 15 gare e 15 vittorie (11 in campionato e 4 in Champions) e contano di fare un sol boccone di unavversaria incerottata. La Roma, rimaneggiata, gioca infatti priva di Totti, con il sedicenne Okaka, con Curci e Bovo, ma domina e al 68 siamo 0-3. Lindomani il Romanista titolerà Godo, dedicando la copertina allimmenso Tommasi (autore del raddoppio e dellespressione stampatasi per leternità sulla faccia di Fabio Capello in quellistante), sollevato sulle spalle da De Rossi.