La penna degli Altri 06/01/2011 10:34

Supersimo ricomincia dall’inizio

2 mesi fa, costringendolo a guardare da casa ben sei partite, tra cui il derby, la  e il Milan.
 
Solo in campionato, Perrotta ha disputato 9 gare su 17, partendo 8 volte da titolare (4 sostituzioni subite) e una volta subentrando (come detto, contro i viola all’Olimpico). Poco, per chi come lui vanta una media di 30 gettoni a stagione con la maglia oro e porpora. Troppo poco per uno dei pupilli di Claudio Ranieri, che lo vorrebbe vedere sempre in campo perché rispecchia gli ideali di squadra che conserva gelosamente e professa senza sosta: grinta, spirito di sacrificio, iniziativa. Magari perde qualche pallone, magari commette qualche fallo di troppo, ma i suoi recuperi e i suoi inserimenti – quelli che lo portano a tu per tu con il avversario – sono ingredienti prelibati ai quali nessun tecnico può rinunciare, tanto meno Ranieri. Chissà, poi, se nella scelta di Perrotta titolare, oltre che l’emergenza – così così, Pizarro ancora in Cile - non influisca anche la scaramanzia: il 19 novembre 2006 gli etnei allenati da Marino vennero strapazzati dalla Roma champagne di Spalletti, che gli rifilò ben 7 gol; due li siglò, in serie, proprio il centrocampista con la maglia numero 20: al 24’ dopo una prolungata rete di passaggi si bevve mezza difesa compreso il e insaccò di punta, mentre sedici minuti dopo con il  beffò all’angolino un frastornato Pantanelli per il poker giallorosso.
 
Niente male come precedente per Supersimo, che nonostante abbia il contratto in scadenza a giugno, non si lascia distogliere da vicende contrattuali e societarie: per lui l’importante è giocare, esserci, con indosso la maglia che in questi 6 anni e mezzo gli ha regalato la possibilità di essere titolare in Nazionale
e vincere una Coppa del Mondo da protagonista.