La penna degli Altri 23/01/2011 11:26
Sorpassi da Roma: Totti, Perrotta e super Menez. Notte al 2° posto
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Il Cagliari, sconfitto 3-0, il rigore di Totti, il tap in di Perrotta e il sigillo finale di Menez, è lottava squadra di fila che ci lascia le penne allOlimpico. Non ci fossero stati i punti persi allinizio della stagione con Cesena e Bologna (0-0 e 2-2), i giallorossi guarderebbero almeno per qualche ora tutti da lassù. Sarà un caso, ma un match rimasto sul filo dellequilibrio per oltre unora, e nel quale a fare la differenza era stato un rigore concesso ai giallorossi ma anche uno negato ai sardi, si chiude non appena limponderabile Ranieri decide di mandare in campo Menez e Vucinic. Sì, proprio loro, i migliori del derby di Coppa Italia entrati anche mercoledì solo nel secondo tempo: avanti di questo passo, finiranno col partire sempre dalla panchina...
E anche, e forse soprattutto, la partita di Totti. Che non si limita a trasformare il rigore, gol numero 249 (ma per qualcuno è il 250) della sua straordinaria carriera con la maglia della Roma. Francesco gioca unintera partita da protagonista, con cuore, coraggio, umiltà e classe. Ranieri gli riserva la sostituzione con annessa standing ovation in pieno recupero subito dopo che Menez (toh, imbeccato da Vucinic) ha fatto impazzire lOlimpico con il 3-0. In una serata in cui anche Mexes, un gigante, De Rossi e Riise danno chiari segnali di risveglio fisico, campionato e coppe sono avvisati. La Roma cè. Effetti speciali Ranieri non smette di stupire. Dopo avere spedito in panchina Menez e Vucinic nel derby di Coppa Italia, salvo ripensarci nellintervallo, fa altrettanto col Cagliari. Differenza sostanziale: davanti insieme a Borriello cè capitan Totti e non cucciolone Adriano. Cambia qualcosa anche in difesa (Cassetti si riprende il posto, fuori lo squalificato Burdisso senior) e molto in mezzo, dove Taddei e Simplicio fanno i mediani ai fianchi di De Rossi e il trequartista, come ai vecchi tempi, torna ad essere Perrotta. Donadoni, nel suo piccolo, non è da meno: Matri, sesto cannoniere del campionato coi suoi nove gol, se ne sta seduto per oltre unora in panchina, gli vengono preferiti linutile Nenè e Acquafresca. Nel modulo speculare dei sardi, che spariranno solo a metà della ripresa, la cosa più importante è il rientro di Cossu, che infatti sarà il migliore e il solo a impegnare con severità Julio Sergio.
Rigore no, rigore sì Non ci sono particolari accorgimenti tattici, il Cagliari gioca e lascia giocare, le squadre non si preoccu- pano più di tanto di essere lunghette, e per i due fluidificanti, Riise da una parte e Agostini dallaltra, è una pacchia. Larbitro Gava si mette per un po al centro della scena: per lui non è rigore lentrata fuori tempo di Juan su Acquafresca dopo cinque minuti, lo è invece la trattenuta di Canini su De Rossi un quarto dora dopo, sulla quale offre la sua collaborazione anche lassistente Barbirati. La seconda decisione è giusta, la prima, che costa anche a Daniele Conti una condizionante ammonizione per proteste, è sbagliata. Sarà errata, nel prosieguo, anche una chiamata di Barbirati su Borriello lanciato solo verso la porta di Agazzi. Insomma, una serata poco fortunata per la terna e (rigore no, rigore sì) pure per il Cagliari che daltra parte la scorsa settimana aveva maramaldeggiato sul Palermo (3-1) grazie anche a una svista arbitrale sul gol dell 1-0. Totteide Sotto gli occhi di Michel Platini, per qualche giorno a Roma nella sua veste di presidente Uefa, Totti torna al gol che in campionato allOlimpico mancava dal 9 maggio 2010 (proprio col Cagliari). Ora che limproponibile Adriano si è rotto, il turn over degli attaccanti dovrebbe diventare meno complicato. Tanto più che Totti in Coppa Italia, giovedì a Torino cè la Juve nei quarti, è squalificato fino alla finale. Al domatore Ranieri lingrato compito di scegliere. E se serve, di usare la frusta.