Ma intanto l'Imperatore, o quel che ne resta, è tornato a disposizione di Claudio Ranieri, il solo che sia stato disposto, in questi mesi, a concedergli un briciolo di fiducia. Strana vicenda, la banca sogna di togliersi dalle spalle (mi raccomando la esse iniziale) il peso di quell'ingaggio oneroso e del tutto ingiustificato. Non mancherebbero gli appigli per la clausola di rescissione che la Roma aveva subito sbandierato, perdere qualche grammo di peso non basta a modificare questa presenza che rimane simbolica. Almeno l'enigmatico Amleto poteva sostenere che ci fosse del metodo, nella follia, da queste parte non esiste neanche il metodo, restano da interpretare le scelte del tecnico, Totti in panchina e Adriano in campo per fare volume, è odioso il sospetto che possa trattarsi di mosse aziendaliste, anche perché resta problematico individuarla, questa azienda.

Mentre la ripresa del campionato è ormai alle porte, i problemi della Roma sono gli stessi che le feste avevano soltanto accantonato, conforta l'addio di Julio Baptista, un ingaggio pesante risparmiato, i nomi che emergono dalle voci sul mercato non fanno intravedere il minimo salto di qualità. Sussiste ancora l'incognita legata a Pizarro: in questo caso si predilige la faccia feroce, un esponente dello staff tecnico inviato in Cile per verificare se realmente il Peq abbia l'esigenza di curarsi a casa sua. Si riparte senza sorrisi.