La penna degli Altri 02/01/2011 11:27

Si ricomincia...

Duelli nobili e miserie umane. Come in ogni spogliatoio, ma qui si ha l’impressione che a volte le rivalità travalichino il buon senso e la professionalità. Stiamo agli ultimi giorni, che parla impunemente di «papponi» , che mette idealmente Doni al posto di Julio Sergio. Pizarro che parte per il Cile e vorrebbe non tornare più. Adriano che ne inventa una al giorno per perdere l’aereo. Mexes che giura di non aver ricevuto alcuna proposta di rinnovo. Un duro lavoro per Ranieri, ma se lo è scelto e viene lautamente pagato. A questo punto — con la barca in mezzo al guado, raddrizzata dal sorteggio con lo Shakhtar e dalla vittoria a Milano— dipenderà da lui, dalle sue capacità, anche e soprattutto umane, se la Roma sfonderà o salterà, se la pentola reggerà la temperatura, se gli ingredienti raggiungeranno l’amalgama, se la competizione interna non produrrà guerre fratricide.

Prime scelte Casi, spine, nodi, chiamateli come volete. Riuscirà Ranieri a recuperare Pizarro, quando e se tornerà? Proteggerà il posto di Julio Sergio dalle mire di Doni, se questo non sarà venduto? Come gestirà il reintegro di Simone Perrotta, un ex senatore finito nel dimenticatoio tra infortuni a ripetizione e silenzi inquietanti? E il in attacco? Lì davvero bisogna andarci coi piedi di piombo. È un reparto di varia umanità quello. I mugugni di , sempre più pesanti. L’impertinenza di Borriello, che aumenta con lo scorrere dei gol. La pigrizia di Vucinic, che più non gioca e più si impigrisce. L’ambizione di Menez, che si farà enorme con la crescita. Il peso di Adriano, e chissà come tornerà da due settimane in Brasile. Oggi, contro l’Atletico, Ranieri farà le prime scelte del nuovo anno. È solo un’amichevole, ma qualcosa si comincerà a capire. Non ha avuto nemmeno bisogno di fare pretattica.