La penna degli Altri 11/01/2011 09:37

«Russo riarbitrerà la Roma»

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Dunque, per il capo dell’Aia la catastrofica direzione di Russo in Brescia-Roma è questo. Solo questo. È «quell’episodio al via». Peggio. Non solo Nicchi ridimensiona una direzione di gara che definire pessima è poco, ma lascia addirittura intuire che l’arbitro di Nola potrebbe essere promosso a internazionale. Eppure, Marcello Nicchi è la stessa persona che all’indomani di Brescia-Roma disse di comprendere la rabbia romanista: «Siamo amareggiati. La Sensi ha detto che la Roma va tutelata? Non commento, anche se da un certo punto di vista capisco». Capisco. E sospendo. Russo venne fermato per qualche turno. Un atto dovuto, che fu accolto con soddisfazione dalla Roma.

 

La società e i tifosi si sentivano defraudati. Il 22 settembre, al Rigamonti, Russo aveva commesso almeno due errori gravissimi. Entrambi a danno della Roma. Il peggiore al 18’ della ripresa, con il Brescia in vantaggio di un gol. Mexes interviene e interrompe il contropiede di Eder. Non solo il contatto è sulla palla. Ma avviene

fuori area. Russo estrae invece il rosso per fallo da ultimo uomo e concede il rigore del 2-0. Non pago, quattro minuti dopo l’arbitro di Nola non concede la massima punizione alla Roma per un mani solare in area di Hetemaj su cross di Cicinho. La sera stessa, Rosella Sensi sbotta e accusa il Palazzo. Viene deferita per la prima volta da quando è presidente della Roma e condannata dalla giustizia sportiva. Bravi, bene. E adesso bis, avverte Nicchi. Pare una minaccia.