La penna degli Altri 08/01/2011 11:00

Roma, nel 2011 svolta epocale

SEGNA SEMPRE LUI -  Primo fra questi, Borriello. L'impatto avuto dal centravanti nella Roma è stato devastante. A livello di numeri, nemmeno a Trigoria si aspettavano che l'ex rossonero facesse così bene: 13 gol in 23 gare, uno ogni 133 minuti. Meglio addirittura di Ibrahimovic (uno ogni 144), che pure con il suo arrivo lo ha spedito lontano da Milano. Inizialmente Borriello doveva essere l'alternativa a . A suon di gol e prestazioni, si è conquistato la maglia da titolare diventando un inamovibile al quale Ranieri non rinuncia praticamente mai: presente in tutte le gare giocate dalla Roma dal suo arrivo ad oggi, secondo per minuti disputati (ne ha giocati 1330 su 1620 in campionato) soltanto a Cassetti.

DECISIVO -  L'altra faccia della nuova Roma, è quella di Vucinic. A differenza di Borriello, quest'anno il montenegrino il campo lo ha visto molto poco. Ma rispetto al passato, al numero 9 basta poco per risultare decisivo. In stagione, sinora, ha concluso solo 4 gare (Chievo, , Lecce e Cesena), racimolando appena 611 minuti. Nei quali, però, ha segnato 5 reti, tutte decisive. A partire dal gol contro l'Inter, dopo esser subentrato a ad un quarto d'ora dalla fine. O come le due reti che hanno chiuso le gare contro Lecce e Lazio oppure la doppietta risolutiva, giocando appena 13 minuti, di giovedì scorso contro il Catania. Non è un mistero che non sia felice dell'impiego che ne sta facendo Ranieri. Piace a mezza Europa (Wolfsburg e Inter su tutti) ma almeno fino a giugno rimarrà a Roma.

RITORNA PIZARRO - Chi invece ci farà ritorno con qualche giorno di ritardo sulla tabella di marcia (che prevedeva di vederlo a Trigoria già il 29 dicembre) è Pizarro. Il 12 o 13 il cileno sarà nuovamente in Italia. Nel frattempo ha iniziato a preparare una pista di atterraggio meno impervia: « A Roma si dicono molte cose - spiega - anche perché c'è il mercato aperto. Ma io sono rimasto in Cile per avere un'alternativa per tentare il recupero». A sentirlo, tutto sotto controllo quindi, al punto che il Pek conferma la volontà di rimanere in giallorosso sino alla conclusione del contratto: «Voglio che quella della Roma sia l'ultima maglia che indosserò in Italia. Ho un accordo fino al 2013 e poi tornerò a giocare nei Santiago Wandereres. Tornare a Valparaiso sarà un sogno». Quello che c'è di certo, intanto, è che una volta terminata la fase di fisioterapia per l'articolazione, ancora gonfia, il calciatore tornerà nella capitale, dove avrà bisogno di almeno 2 o 3 settimane di lavoro fisico (inizierà gradualmente in questi giorni con Bertelli) per poter tornare a disposizione: non prima dell'inizio di febbraio, quindi. E quello che più conta a mercato chiuso