La penna degli Altri 21/01/2011 11:11

Roma ancora ko nel derby con gli ultrà. Ma il pugno duro è solo una carezza



La scelta della notturna, avallata dal ministro dell’Interno Maroni, faceva già discutere alla vigilia. Come hanno fatto discutere dopo il derby le critiche a caldo del sindaco Alemanno («assurdo chiudere un intero quadrante della à per una partita») con i romani inferociti per il traffico congestionato in un giorno feriale. Mai come stavolta la scelta del derby di sera si è rivelata un boomerang e se l’opera di prevenzione e di controllo è stata ammirevole, in futuro(forse già il 13 marzo in campionato) si dovrebbe vedere un Roma-Lazio di giorno.



Anche se Maurizio Beretta, presidente di Lega, sottolinea che «siamo sulla strada giusta, nonostante due episodi gravi, si è potuto giocare in un orario più consono alle esigenze dei tifosi». E il Viminale, al momento, non pare intenzionato a usareil pugno duro con i tifosi romanisti. Niente settori chiusi per gli incontri casalinghi con Cagliari e Brescia, mentre il divieto di trasferta per Torino (sfida di Coppa con la il 27) e il 30 non sono diretta conseguenza dei fatti di mercoledì. L’Osservatorio aveva già indicato a rischio entrambe le sfide, così come Lazio- e Roma-Brescia, precluse ai tifosi viola e delle rondinelle. E oggi il giudice sportivo, ricevuto il referto dell’arbitro Bergonzi e quello del funzionario della Procura federale presente all’Olimpico (che ha chiesto alla Lazio un rapporto verbale su quanto accaduto), sancirà una multa salata per le società, più che altro per il continuato lancio di petardi e bombe-carta da parte delle due curve.



Di sicuro, la nuova notte di follia dell’Olimpico porterà a un effetto «svuotamento» dello stadio. La disaffezione dei veri tifosi giallorossi e biancocelesti è un crescendo rossiniano, come testimoniano le statistiche delle presenze del girone di andata (la media per entrambe è di meno di 32mila spettatori, appena il 40 per cento della capienza dell’impianto del Foro Italico). Uno dei fattori è l’effetto della famigerata tessera del tifoso, tanto che al Viminale - nonostante le dichiarazioni positive di Maroni, che però parla di correttivi - stanno seriamente pensando a undeciso passo indietro per la prossima stagione. E la domanda che molti si fanno ora è: possibile continuare così? Anche se nessuno pensa a un Olimpico chiuso per derby, forse una soluzione drastica sarebbe necessaria. Sempre che le istituzioni sportive (e le società) la vogliano davvero.