La penna degli Altri 22/01/2011 10:05
Ranieri: "Roma, non perdo la testa"
Sulla favorita per lo scudetto Ranieri non ha dubbi. E un film già visto: «LInter è ancora la squadra da battere, senza nulla togliere al Milan. Leonardo ha ridato entusiasmo a quei campioni e noi dobbiamo metterci in mezzo, sulla scia e spingere a mille». Perché il tecnico tiene saldamente ancorata la Roma alla lotta scudetto: «Io ci credo. La Roma è attrezzata per lottare con le grandi, Inter e Milan. E difficile, ma a me piacciono le cose difficili. E lotto per conquistarle. Così voglio che facciano i giocatori, Voglio essere un pretendente».
CONTRATTO - Ranieri ci vuole provare fino in fondo: «Fare lallenatore a Roma è molto difficile, ma il mio sogno è vincere qualcosa qui. Fare più punti di tutti nellarco solare è una presa in giro, io voglio farli in un campionato». Alla fine i risultati sono lunica cosa che conta. E con quelli Ranieri sa che può guadagnarsi la conferma. Negli ultimi tempi si è tornati a parlare del rinnovo del contratto: « Non mi sono mai preoccupato, non lo ero agli inizi della carriera e non lo sono oggi. Non è un contratto che mi fa dare di più, perché cerco di dare sempre il massimo. Questa situazione non genera apprensione, insicurezza. So che la Roma sta attraversando un periodo particolare della sua storia. Se lallenatore perde la testa succede un quarantotto. Non me lo posso permettere, non succederà perchè è la mia squadra del cuore e perchè ho un certo carattere. In tempesta non perdo la testa».
Se lattuale società dovesse andare avanti in attesa che si trovi un acquirente per la Roma, tornerebbe alla carica per prolungare il contratto dellallenatore, per dargli forza allinterno dello spogliatoio: « Potrebbe essere così, ma non sono considerazioni che devo fare io. Più di rinunciare ad altre offerte che avevo non posso fare. Voglio stare qui. Sapevo cosa mi aspettava. Troppo facile andare via quando hai fatto bene. Io sono tornato a Roma dopo 35 anni e vorrei restarci il più a lungo possibile. Allenare la Roma non è facile, ma a me intriga molto».
DIFFICOLTA Questanno non è facile gestire la rosa e ci sono stati casi di nervosismo. Lultimo allenatore che ha vinto con la Roma, Fabio Capello, non era amato dai suoi giocatori: « Ogni allenatore mette in campo e nello spogliatoio il proprio carattere. Non puoi imitare qualcuno. Non credo di avere un cattivo rapporto con i ragazzi. Se lallenatore ha carattere fa sì che la squadra si compatti contro di lui però deve farsi apprezzare sotto laspetto tattico, altrimenti non va lontano. Non è facile per un tecnico trovare chiavi di lettura per tutti i giocatori. E più facile che i giocatori capiscano una persona sola che è lallenatore e una volta che si adeguano a quella linea di condotta è più facile per tutti».
Aspetta Pizarro e Adriano, i due infortunati: «Credo che con il ritorno di Pizarro tutte le pedine saranno al loro posto e riprenderemo quella continuità che ci manca. Con Pizarro la Roma è la squadra che riesce a far meglio il possesso palla. Mi dispiace per Adriano, è un ragazzo molto sensibile. Ora dovrà restare fermo tanto tempo, ha avuto un infortunio serio. Non sarà una cosa facile, purtroppo non gliene va bene una, ma sono ancora convinto che ci potrà dare una grossa mano».