La penna degli Altri 20/01/2011 09:40
Ranieri: «I derby? Io li vinco... per caso»
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Glissa sulla speciale statistica che non lo vede mai perdente nei derby, accennando ad un gesto scaramantico sotto al tavolo facilmente intuibile: «Non me lo ricordate scherza sono sincero, non so cosa accade. Anche perché non è che preparo queste gare in modo particolare. Sono partite che si preparano da sole».
Può darsi. I numeri, però, sono impressionanti. A partire dallesperienza con la Fiorentina (una vittoria e tre pari contro Pisa e Lucchese in serie B), passando per quella nella Liga prima con lAtletico Madrid (una vittoria 3-1 contro il Real dei Galacticos) e poi con il Valencia (2-1 e 0-0 contro il Levante) e tornando poi in Italia con la Juventus (tre successi per 1-0 sul Torino e un pareggio) e le ultime quattro vittorie consecutive con i giallorossi (1-0, 2-1, 2-0 e 2-1) la serie di Ranieri è davvero incredibile, segno che nessuno come lui sa preparare una gara del genere. Una vittoria che gli ridà quel consenso che laltalenante campionato sembrava avergli fatto perdere agli occhi della tifoseria e (forse) della squadra.
E anche quella forza di spiegare le proprie decisioni: «Volevo vincere la partita, per questo ho deciso di inserire Vucinic e Menez solamente nella ripresa. E tattica signori: devo pensare che ci sono 90 minuti, eventualmente i supplementari e forse i rigori. Mi dispiace per Adriano: gli è uscita la spalla».
Risponde poi stizzito alle lamentele di Reja sulla mancata espulsione di Juan: «Mi spiace ma Edy si sbaglia perché Zarate andava verso lesterno: se venisse più spesso agli aggiornamenti con gli arbitri, lo saprebbe». Si rende conto forse di aver esagerato nei toni e approfitta di unaltra domanda per abbassarli e «chiedere scusa a Manzini. Lo sono andato a salutare. Vi assicuro che mi spiace davvero tanto».
Se Ranieri è lo specialista, Borriello si conferma come uomo-derby. Da quando è a Roma, due presenze contro la Lazio con altrettante reti: «Siamo contenti di aver fatto felici i tifosi. Non è stata la migliore Roma ma siamo stati ancora una volta molto concreti. Abbiamo sofferto nel primo tempo ma nella ripresa con Menez e Vucinic abbiamo trovato la superiorità numerica, visto che loro due sanno saltare luomo meglio rispetto a me e Adriano».
Archiviata la Coppa Italia, il pensiero va immediatamente al campionato. «Dallinizio dico che la Roma deve lottare per lo scudetto. Ora anche lInter è tornata in carreggiata. Vorrà dire che ce la giocheremo fino alla fine anche con loro».