La penna degli Altri 20/01/2011 10:37

Ranieri è sempre mister derby, la Roma va

Il modo migliore per provare a mettere un po’ di serenità in un ambiente sempre troppo elettrico. Per non farsi mancare niente, ad esempio, ieri Ménez, il dominatore della ripresa dopo aver passato il primo tempo in panchina, al fischio finale è corso negli spogliatoi come se non avesse nulla da festeggiare. Nei quarti, tra una settimana, la Roma troverà la , a Torino, alzando il livello — speriamo anche tecnico — dello scontro.
La Lazio, al contrario, continua a vivere la stracittadina come un incubo. Non vince dall’11 aprile 2009 e gli ultimi quattro derby li ha persi tutti. Reja, anche se ieri la sua squadra non è stata inferiore, ha un tabù ancora peggiore: la Roma, lui, non l’ha mai battuta da allenatore, qualunque squadra abbia allenato.
Il primo tempo è stato di rara bruttezza, soprattutto per colpa della Roma. Cassetti non ha recuperato, così Burdisso passa a destra. La sorpresa parziale è Adriano al posto di Vucinic, mossa che non è certo un armistizio. La sorpresa vera è Ménez in panchina e Simplicio trequartista. Ne nasce una squadra senza fantasia, visto che mancano (squalificato), Pizarro (infortunato), Ménez e Vucinic (in panchina).
Nella Lazio, Reja dà un turno di riposo a Muslera, Mauri e Floccari, schierando Berni, Gonzalez e il nuovo idolo laziale Kozak. È proprio il lungagnone ceco a calamitare il gioco (meglio: i lanci lunghi a saltare il centrocampo) e le poche occasioni. Al 22’ anticipa Juan sotto porta, ma Julio Sergio è reattivo a respingere. Nel recupero è Juan che rimedia a una brutta uscita del .
La prestazione di Adriano è raccapricciante. E chissà se c’entra l’infortunio alla spalla destra, dopo 4’. Il brasiliano, però, resta in campo fino al 45’. Nella ripresa Ranieri decide di far giocare la Roma in undici e fa entrare Vucinic. L’altro cambio è Ménez per Greco, con Simplicio che va a fare l’intermedio.
 
Il cambio di intensità è devastante, con Ménez che guadagna una punizione pericolosa dopo 15 secondi e con Borriello che segna su rigore (fallo di mano di Lichtsteiner, recidivo, lo fece anche nell’ultimo derby) all’8’. La Roma potrebbe gestire e colpire negli spazi, ma 4 minuti dopo un rimpallo tra Kozak e Mexès libera in area Zarate. Juan sbaglia il tempo dell’intervento, entrando in scivolata anziché accompagnare l’argentino verso l’esterno. È rigore e Hernanes lo trasforma. La qualità dei singoli della Roma, però, è troppo superiore. Ménez si infila un’altra volta nella difesa, Radu è goffo a farsi scippare la palla da Simplicio, come un difensore non dovrebbe mai fare, e la Roma trova gol e qualificazione. La qualità paga, giocare con Adriano no.