La penna degli Altri 02/01/2011 11:15

Mexes: "Roma voglio restare"



OFFERTA -Qualche giorno fa il presidente della Roma, dotto­ressa Rosella Sensi, è inter­venuta anche sulla questione Mexes. Affermando che con il giocatore e il suo procurato­re ci sono stati incontri e con­tatti per arrivare alla firma su un nuovo con­tratto che la Roma vuole fare, sottolineando anche il particolare e consolidato rapporto che la lega al francese, al punto che per la precedente firma, interruppe il suo viaggio di nozze. Con Mexes che ha ribadito la sua voglia di Roma, non dovrebbero quindi es­serci dubbi sulle reali e concrete possibilità di arrivare a un nuovo accordo tra le parti, fermo restando che la parte economica è an­cora un argomento da discutere vista la par­ticolarissima situazione societaria della so­cietà giallorossa. Su questo punto, però, quel­lo dell’avviata trattativa con Mexes, le cose non tornano. Non tanto perché lo pensiamo noi, quanto per quello che ha detto il france­se, rispondendo a una precisa domanda se gli fosse già arrivata una proposta dalla Ro­ma:«No, non ancora, c’è tempo, vediamo». Aggiugendo pure, cona espressione tipica romana, che«da mo’ che sono in scadenza». Che voleva essere una battuta, anche per sot­tolineare come la sua attesa sin qui sia stata vana. Delle due: o la Roma parla con il pro­curatore senza che questi metta Mexes a co­noscenza della cosa, oppure qualcuno rac­conta una bugia. O anche, terza ipotesi, qual­cuno racconta bugie alla dottoressa Sensi.



REALTA’ -
Per ora su una cosa si può andare sul sicuro, o quasi: Philippe Mexes conclude­rà la stagione con la Roma. Poi si vedrà. A noi risulta che i contatti con giocatore e il suo procuratore ci siano stati sino a un paio di mesi fa, poi si sono bloccati in una situa­zione di stallo causata dalla situazione da color che son sospesi della Roma società, proprietà Unicredit, gestione Sensi, futuro chissà. Ecco, quel chissà, fa tutta la diffe­renza del mondo. Perché Me­xes vuole scoprire chi c’è die­tro quel chissà, parola che per certi versi pesa anche sull’eventuale richiesta eco­nomica del difensore. I suoi sette anni di Roma sono stati tutti all’insegna della fami­glia Sensi. Se ci sarà un nuo­vo proprietario, vuole cono­scere chi è, capire le prospet­tive della nuova Roma, fermo restando che la sua prima op­zione rimarrebbe sempre la società giallo­rossa. Eventuali, nuovi, rinvii sulla questio­ne societaria (le ultime hanno indicato in fi­ne gennaio, inizio febbraio il periodo per la fumata bianca per il nuovo proprietario ma diffidare è lecito visto i precedenti), potreb­bero risultare determinanti sul futuro del giocatore. Futuro che non lo preoccupa nel­la maniera più assoluta. Anche perché negli ultimi mesi non è che non gli siano arrivate diverse telefonate da parte di club italiani e stranieri. Milan (a cui da molto tempo la Ro­ma, se non altro per l’ottimo rapporto tra la dottoressa Sensi e l’amico Adriano, ha detto che, nel caso decidesse di vendere il france­se, per il club rossonero ci sarebbe una cor­sia privilegiata) e per esempio. Ma anche Inter, Chelsea, Liverpool e si potreb­be continuare. Insomma, non avrebbe che l’imbarazzo della scelta. Al contrario della Roma.