La penna degli Altri 24/01/2011 09:27

Menez, un fenomeno vero: tra gol e giocate sta diventando sempre più decisivo

GOL -Si dirà: è vero, Menez ha grandi qualità, però quando si va a contare, i suoi gol sono sempre po­chi, troppo pochi rispetto a poten­zialità da numero uno. I numeri, a oggi, danno ragione a questa tesi. Ma detto che per Menez probabil­mente il gol non sarà mai la prima opzione, a questa tesi rispondiamo come fece Franco Baldini con Fa­bio Capello quando nella Roma sidiscuteva sull’oppotunità di acqui­stare un giovane svedese di talen­to che di nome faceva e fa Zlatan Ibrahimovic,è vero, segna poco, ma non c’è nessun motivo tecnico perché, presto, non diventi un go­leador assai più prolifico.La spie­gazione ci pare perfetta anche per Jerry, non c’è nes­sunmotivo per­ché in futuro non diventi anche un giocatore da dop­pia cifra in fatto di reti. Pure perché non va dimentica­to che il ragazzo ha ancora soloventitré anni, i margini di miglio­ramento sono enormi. Nell’ultimo anno, del resto, ha già dato prova di saper metabolizzare consigli e progressi, trasformandosi da pro­messa a grande realtà di questa Roma che vuole continuare nella sua risalita in classifica. Con gran­de soddisfazione di Daniele Pra­dè. Perché in certi casi ci sembra giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. In questo caso Cesare è il direttore sportivo giallorosso. Ha voluto Menez più di chiunque al­tro, ha subìto pure feroci critiche per aver speso dieci milioni ab­bondanti per il francesino che ar­rivava da Monaco, ora ci piacereb­be sentire quelli che avevano mes­so Pradè sul banco degli imputati per un’operazione di mercato con­siderata poco più che fallimenta­re. Fossero tutte così le operazio­ni fallimentari.

CONTRATTO -Questa non lo è stata di certo, tanto è vero che ora sarà il caso di cominciare a pensare al rinnovo contrattuale di Jerry. Il suo legame con la Roma è garan­tito sino al trenta giugno del pros­simo anno che, nel calcio di oggi, è una data che si può dare per vi­cinissima. Oggi come oggi, peral­tro, il francese potrebbe pure libe­rarsi a fronte di una clausola da venticinque milioni, voluta pure questa da Pradè perché convinto che il ragazzo prima o dopo sareb­be diventato un top-player, quindi meglio cautelarsi. In una situazio­ne normale, la dirigenza romani­sta avrebbe già affrontato la que­stione del rinnovo di Jerry. Ma la Roma non è in una situazione nor­male, perché come tutti sanno, si è in una fase cruciale per il passaggio di proprietà. E finché non ci saranno no­vità definitive in questo senso, tutto è bloccato, compre­si i contratti di Me­nez e , giu­sto per citare i due nomi più importanti in scadenza il prossimo anno. Come si sblocche­rà la situazione, si andrà all’incon­tro con i procuratori di Menez, Mi­gliaccio e Bernes, due definiti os­si duri da qualsiasi direttore spor­tivo. Soprattutto in situazioni co­me quelle di Menez. Sul quale, tanto per dirne un paio, hanno messo gli occhi (Wenger) e Manchester United (Ferguson). Sarà il caso di fare in fretta.