La penna degli Altri 18/01/2011 10:24
Maurito romanista, Jeremy laziale: poteva succedere...

Provate a immaginare Zarate alla Roma e Menez alla Lazio. Fantacalcio. Oggi, infatti, è impossibile solo pensarlo. Ma in passato sarebbe potuto accadere. Largentino è stato molto più vicino alla Roma di quanto sia stato il francese alla Lazio, che neppure si è avvicinato, ma la storia precedente dei due fantasisti avrebbe potuto prendere pieghe diverse. Il retroscena di Zarate si conosce. DallAl Sadd era stato ceduto in prestito al Birmingham ( gennaio 2008): in Premier League unesperienza durata quattro mesi. Il Raton, suo fratello e procuratore, voleva portarlo in Italia. Prese il mandato per il campionato italiano Luis Ruzzi, agente Fifa, italo argentino di stanza a Roma, amico della famiglia Sensi. Tra fine maggio e linizio di giugno, consegnò il mate riale a Trigoria: era il dvd con le prodezze di Maurito, segnalato e proposto al club giallo rosso, ma bocciato dal ds Pradè e da Spalletti. Dopo qualche setti mana Luis Ruzzi, che era entrato in contatto con Lotito nei mesiprecedenti, propose Zarate alla Lazio. Il presidente biancoceleste rimase in cantato dallasso argentino, si con frontò con Sabatini. Il ds stava lasciando Formello e lo confortò: « Se puoi, prendilo subito» gli disse. Si rac conta di una notte allHotel Parco dei Principi, quando arrivò Sergio Zarate a Roma e Lotito cercava un videoregi stratore per vedere altre cassette. Luis Ruzzi volò in Qatar con il mandato della Lazio, dopo qualche giorno lacquisto (prestito con riscatto) era stato chiuso da Lotito, che ha sempre avuto la paternità del loperazione.
MONITORATO - Da Zarate a Menez. Que sta è unaltra storia, che si può rac contare precisando alcune sfumature.Il nome del francese, tra il 2006 e il 2007, venne accostato anche alla La zio. Walter Sabatini conosceva il fu nambolo del Monaco, che prima di esplodere nel Principato si era fatto apprezzare nel Sochaux. Il suo procu ratore Alain Migliaccio spesso ha la vorato sul mercato italiano con Oscar Damiani, agente di Rocchi, assai vici no al club biancoceleste. Le tracce esistevano, ma era unaltra Lazio, con risorse più limitate rispetto a oggi. E la valutazione di Menez, dopo i suoi primi gol, schizzò subito tra i sette e gli otto milioni di euro. Sabatini e Lo tito non provarono neppure ad avvici narsi per aprire una trattativa. Come si dice in gergo, Jeremy era stato sol tanto monitorato dalla Lazio.