La penna degli Altri 02/01/2011 10:53

Intrigo Adriano. Pizarro, l’uscita

 

«Adriano parte domani (oggi, ndr), il suo volo farà scalo a Parigi e lunedì mattina si allenerà» , spiega il direttore sportivo della Roma, Daniele Pradè. Adriano avrebbe risolto i problemi burocratici che gli hanno impedito di tornare nella capitale nei tempi previsti, ma non sono chiari i motivi dell’ennesimo rinvio e intanto il Flamengo sta preparando un piano per superare l’offerta del Corinthias e riportare a Rio il giocatore. Se l’ottimismo dei dirigenti giallorossi sarà premiato, domani Adriano si allenerà, saltando però il test di oggi: la Roma affronta al Flaminio l’Atletico Roma (Prima divisione). Il tormentato ritorno di Adriano a Roma è un sospiro di sollievo per i suoi agenti — Gilmar Rinaldi in Brasile e Calenda in Italia —: non hanno ancora visto un euro del milione e mezzo di provvigione che reclamano.

Il Pek a San Pietroburgo? Aspettando Adriano, la Roma si è rassegnata ad attendere a lungo Pizarro. Il cileno, nel messaggino inviato a Bruno Conti a metà settimana — il Pek si limita a questa forma di comunicazione —, è stato chiarissimo e irremovibile: rientro a Roma a metà gennaio. Ufficialmente, Pizarro ha deciso di trattenersi in Cile con medici di fiducia per curare il ginocchio dopo cinque mesi di tribolazione. Le ha provate tutte, Pizarro, compresi i fattori di crescita, ma il problema persiste. Ma non sono solo le questioni fisiche a tormentare Pizarro. Ha rotto i ponti con Claudio Ranieri dopo alcune esclusioni in campionato e vuole lasciare Roma. Lo Zenit di San Pietroburgo di Luciano Spalletti, l’allenatore che ha segnato la carriera del centrocampista cileno, potrebbe essere la nuova destinazione. Lo Zenit è ricco. Paga bene e regolarmente. Pizarro, che al ritorno dovrebbe essere multato, potrebbe essere tentato da un’offerta di 4 milioni di euro l’anno, ma bisogna vedere che cosa pensa anche la signora Pizarro. Qualche anno fa consigliò al marito di non accettare l’offerta del Bayern Monaco: troppa fredda, la Germania, per lei e famiglia. San Pietroburgo è lontana e gelida, ma non è facile rinunciare ad un contratto con quelle cifre.

In attesa A proposito, cifre che in futuro la Roma potrà garantire soltanto se passerà in mani serie, affidabili e facoltose. Philippe Mexes, che ha il contratto in scadenza il 30 giugno, lo ha capito da tempo. Il francese giura di voler restare a Roma, «anche se non ho ancora ricevuto proposte precise di rinnovo» . La Sensi sostiene però il contrario. «Prima— ha rivelato il d. s. Daniele Pradè — Mexes vuole conoscere gli sviluppi societari» . Su questo fronte, i prossimi giorni saranno intensi: UniCredit aspetta di ricevere la proposta definitiva dal gruppo di imprenditori Mexes prima di discutere il rinnovo del contratto vuole conoscere gli sviluppi societari, attesi a breve statunitensi con cui sta trattando. I conti rivelati dalla due diligence probabilmente produrranno un’offerta più bassa delle aspettative, tanto che la banca potrebbe restare nell’azionariato con una quota di minoranza e parallelamente coinvolgere un pool di imprenditori italiani nella costruzione del nuovo stadio.