La penna degli Altri 08/01/2011 11:14

Il Catania furioso, Lo Monaco: «Gara falsata»

«Questa società ha sempre dimostrato di stare dalla parte degli arbitri, perché sbagliare è umano. Non accetto, però, che si sbagli per condizionamento e sud­ditanza psicologica. Nicchi può dire ciò che vuole, ma la sudditanza esiste. E ciò che è accaduto giovedì all'Olimpico ne è l'esempio lampante. Io capisco che noi piccole squadre facciamo da corollario in un campionato in cui la vetrina spet­ta giustamente alle grandi storiche, pe­rò pretendiamo rispetto e intendiamo giocarci le nostre carte fino in fondo, perché così continuando il calcio perde­rà credibilità. Lo dico come dirigente del Catania, ovvio, ma è un discorso che po­trebbero fare anche tanti altri dirigenti di società come il Bari, il Lecce, il Cese­na, il Brescia e via discorrendo».

LA ROMA - «Non ce l'ho con la Roma, con cui i rapporti sono più che buoni e che comunque è la squadra con il miglior impianto di gioco d'Italia - garantisce Lo Monaco - Non ce l'ho neanche con laclasse arbitrale, che non abbiamo mai contestato. Cosa mi fa arrabbiare, allo­ra? Non il gol scaturito dal cross di Rii­se con la palla già fuori di mezzo metro, non il fuorigioco inesistente fischiato a Maxi Lopez lanciato da solo verso Julio Sergio quando stavamo ancora sul 2-2, neanche il fuorigioco non sbandierato a Vucinic in occasione della rete del 3-2. L'ho detto sempre che gli arbitri sono umani e possono sbagliare. Volete pro­prio saperlo? Bene, mi fa arrabbiare che un grande giocatore, dopo il gol del pa­reggio di Silvestre, vada dal guardalinee e gli urli per tre volte in faccia ' figlio di...'. E che il guardalinee faccia finta di non sentirlo. Qualche settimana fa, incasa, sullo 0-0 contro il Bari, Maxi Lopez venne espulso per avere detto molto me­no. Solo che Maxi Lopez è un grande atleta che gioca in una piccola squadra, colui che si è permesso di fare questo gioca nella Roma. Eppure, a termine di regolamento, questa è condotta da san­zionare col rosso diretto. Così come mi è sembrato assurdo che noi siamo tornati a casa con quattro ammoniti, mentre la Roma ne ha avuto uno soltanto intorno al 90': chi ha visto la partita sa come so­no andate anche queste cose».

«GARA FALSATA» - «Massimo rispetto per la società giallorossa- prosegue Lo Mo­naco -ma noi questa gara l'avevamo vin­tae con tre punti in più oggi saremmo ot­tavi, prima della Samp e a un punto dal-l­'Inter. Insomma, si è trattato di una ga­ra falsata e lo dimostra il fatto che l'as­sistente Musolino, alla fine del match, sia corso via negli spogliatoi pallido co­me un fantasma: sapeva di averla fatta grossa, altrimenti sarebbe andato via se­reno. A questo aggiungiamo la beffa del­la multa e dell'inibizione al sottoscritto. E solo per avere detto al quarto uomo che la sua presenza dinnanzi agli spo­gliatoi, con i giocatori nervosi con la ter­na, stava esacerbando gli animi. No, co­sì non va. Siamo tutti infuriati: società, tifosi e giocatori. Ripeto, il pallone ri­schia di sgonfiarsi».