La penna degli Altri 16/01/2011 10:56

E adesso parla Totti

MOTIVAZIONE -Conoscendo un po’ , c’è da credere che, oggi, quando scenderà in campo con la fa­scia al braccio, si tramute­ranno in un’ulteriore motiva­zione che a Roma può essere sintetizzata in unmo’ ve fac­cio vede’ io.Detto che solo gli incompetenti possono anche solo immaginare che , 249 gol ufficiali con l’unica maglia della sua vita, 194 so­lo in campionato, debba ancora dimostrare qualche cosa, certo è che oggi questa prima partita di un girone di ritorno in cui la Roma sarà chiamata a un’ennesima risalita, per il capitano sarà una gara diversa da tutte le al­tre. Finalmente di nuovo titolare dopo la panchina a San Siro nell’ultimo appunta­mento dell’anno passato, poi quella a Maras­si interrotta solo nei minuti di recupero ro­ba che non gli era capitata neppure negli an­ni degli esordi, il malumore manifestato per quanto accaduto, il chiarimento con Ranie­ri che poi non deve essere stato tanto chia­rimento visto come ieri ha incassato leparole del tecnico romanista.

ESORDIO -E’, appunto, come un esordio atrentaquattro anni, avendo alle spalle una carriera che basta guardare i numeri per rendersi conto di quello che ha fatto questo ragazzo romano e romanista. Un esordio che, a meno di sorprese, farà nel ruolo che ormai considera il migliore per se stes­so, centravanti, unico punto di riferimento offensivo, pronto a essere finalizzatore e uo­mo dell’ultimo passaggio, prima punta e tre­quartista, roba che possono permettersi in pochi. Ranieri per tutta la settimana lo ha provato in questa posizione, relegando Mar­co Borriello tra la squadra riserve, conforta­to dal fatto che il capitano non potrà esserci mercoledì prossimo per nel derby di Coppa Italia e dalla logica del che stavolta dovrebbe mettere in panchina, appunto, l’ex milanista. Ci sa­ranno, o almeno dovrebbero esserci, Menez e Vucinic ad affiancare , in un modu­lo tra il vecchio e caro quat­tro- due-tre-uno e lo zemania­no quattro-tre-tre, in una Ro­ma che avrà un solo obietti­vo, tornare a casa con i tre punti, altrimenti il rischio di salutare in anticipo un sogno scudetto sarebbe più che concreto.

VOGLIA DI GOL- , in più, avrà l’obiettivo di rispondere con una grande prestazione e, pure, con un gol, possibil­mente su azione visto che quest’anno lo ha fatto soltanto a Palermo, rete peraltro del tutto inutile. Del resto que­sta Roma che vuole riprendere la sua risa­lita in classifica, non può immaginare di po­terlo fare senza il recupero del miglior Tot­ti. Non solo per le qualità individuali del gio­catore, ma anche perché pure gli sciocchi sanno che un che fa consente an­che ai suoi compagni di giocare meglio. Tot­ti ha bisogno della Roma, così come la Ro­ma ha bisogno del suo capitano. Ci sono di­ciannove partite di campionato per ripren­dere quel discorso interrotto da centono­vantadue secondi inspiegabili o quasi. La prima è qui, a Cesena, dove la Roma non ha mai vinto. La situazione ideale per un cam­pione.