La penna degli Altri 07/01/2011 09:53

E’ una Roma da rimonta

Tutto facile, allora? E invece fatto il gol, la Ro­ma si è spenta, afflo­sciata. Con un centro­campo asfittico, fermo e triste, quasi ai margini della partita, e una difesa da brividi, sopratutto in Juan. In­somma, è salito in tedra il Catania, che ha ribaltato tutto, giocando un gran primo tempo. Un primo tempo perfet­to, quanto scellerato e confuso quello della Ro­ma. Una partita facile per la Roma, è diventa­ta quasi impossibile, con il Catania padrone.

GLI ERRORI - Poi Ranieri ha rimediato ai suoi er­rori. Fuori , che non stava bene, e fuori Simplicio. Al loro posto il giovane Greco, almeno ordinato e più vispo di , e il redvivo Perrotta. Le co­se sono andate meglio, è arrivato subito il pari, ma la Roma ha vinto la partita, con una beffa eccessiva per il povero Catania, solo negli ulti­mi dieci minuti, quando Ranieri si è giocato l'ul­timo jolly: dentro Vuci­nic al posto di Taddei. Bel rischio, ma bel ri­sultato. Vucinic ha fir­mato la vittoria con una doppietta in nove minu­ti, facendo pesare sul ri­sultato l'enorme poten­ziale offensivo di cui di­spone la Roma.

Sulla rimonta della Roma, però, due ombre ingombranti. Borriello ha timbrato il 2- 2 su as­sist di Riise, che però ha crossato al di là del­la linea di fondo. I sici­liani hanno protestato a lungo, Andujar si è pre­so un bel giallo. E il 3- 2 Vucinic lo ha firmato in fuorigioco. Certo, que­stione di centimetri che rivela solo la moviola, ma che alla fine fanno infuriare il Catania. La Roma ha rubato? No, al­la fine, forse ha merita­to, ma certo i suoi 4 gol sono venuti più dal caos che da un gioco armo­nioso, esemplare. La Roma ha vinto proprio perchè ha individualità di grande spessore, ha quattro attaccanti uno più straordinario del-l­'altro, ma non si può di­re che abbia giocato meglio del Catania. An­zi, il Catania è stato più ordinato, più lineare, più organizzato e più compatto.

ZONA CHAMPIONS - Così la Roma infila laterza vittoria di fila, scavalca la - disastro, gratta due punti alla Lazio e per la prima volta entra in zona , centrando il quarto po­sto. Vuol dire che co­munque la sua rincorsa, salita di qualità con l'impennata di San Siro, può portarla ancora lon­tano. Però, una doman­da a Ranieri va posta: possibile che la squadra non possa giocare me­glio? Non possa sfrutta­re questo invidiabile potenziale offensivo e di talento che si ritrova, in modo meno caotico e rocambolesco? Possibi­le che la squadra debba vivere pericolosamente, rischiando di perdere partite come queste?

Di positivo ci sono molte cose. Il carattere, la reazione dopo aver subito dal Catania il 2-1. Il recupero di Riise, tornato sui sui livelli. La continuità di Bor­riello, alla prima dop­pietta romanista, ma al suo gol numero 13 della stagione. La vena, sia pur a corrente alterna­ta, di Menez, a tratti uno spettacolo. E il ri­torno di Vucinic che in 10 minuti ha risolto la partita con due gol. Il Catania merita rispetto, non ha mai vinto in tra­sferta e questa volta ci è andato vicinissimo. Perchè anche sul 2- 2, la partita è stata apertissi­ma. Non ha avuto fortu­na, ha buttato via qual­che occasione, quando, passato in vantaggio, la Roma è andata allo sbando, ma la squadra gioca bene e sta ritro­vando Maxi Lopez.

FESTIVAL DI GOL - Raffica di gol. Dopo 5 minuti ci ha provato da fuori, Andujar ha re­spinto male e Borriello non l'ha perdonato. Il Catania è cresciuto, Sil­vestre ha sfiortao il pa­ri due volte, Lopez ha scheggiato un palo e al 29 Silvestre, ancora lui, ha incornato il pari, so­vrastando Juan. Simpli­cio ha rinviato il pallo­ne, ma troppo tardi. Al 38 Lopez, su assist di Gomez, ha scherzato con Juan ed ha firmato il 2- 1. La Roma ha avu­to la fortuna di pareg­giare con Borriello in avvio di ripresa per an­dare poi all'assalto. Solo Vucinic però è riuscito a piegare il Catania. Al 40, su assist di , no­nostante una strattona­ta di Silvestre ha tim­brato il 3- 2. Gol, ma in fuorigioco non visto da Brighi, si è detto. E nel finale, su contropiede classico, costruito da . con il sigillo fina­le.